Stile perfetto. Arriva l’app che ti veste e consiglia

Un giudizio basato su algoritmi e contributi di fashion specialist sull’abbigliamento indossato

Il vostro look è adatto all’occasione oppure vi siete lasciati trasportare ed esagerato con i dettagli e i colori?

Per avere conferma del vostro outfit ora c’è un dispositivo, che non è nato da una startup, ma addirittura da Amazon. Echo Look è una webcam nata per aiutare le persone a vestirsi correttamente.

Il dispositivo si gestisce con la voce e integra una fotocamera da 5 megapixel, 4 flash LED, un microfono e uno speaker.

Possiamo chiedere all’app di effettuare una foto a 360° mentre ruotiamo su noi stessi, in modo da vedere come ci cadono i vestiti addosso da ogni angolazione.

Grazie alla funzione Style Check possiamo analizzare il nostro abbigliamento e paragonarlo, con l’intelligenza artificiale, a quello degli specialisti della moda.

Il sistema ci dice anche in percentuale se siamo alla moda oppure ci siamo vestiti senza criterio. Oltre a ciò, l’elemento più importante di Amazon Echo Look (comunque capace di leggere le previsioni meteo e del traffico, le notizie e gli audiolibri, di consultare gli impegni dell’agenda, ordinare un caffè, o eseguire la propria playlist preferita) consiste nella funzione ” Style Check”, che permette sia di ottenere suggerimenti sull’outfit da indossare (in base ai trend, ai colori, alla moda del momento, ed alle misure del modello inquadrato), sia di trarre dei pareri, in base ad algoritmi ed al contributo di fashion specialist, su un particolare outfit che è possibile allestire in base ai capi già in proprio possesso.

Il noto e-commerce vorrebbe rivoluzionare anche la tradizionale filiera della moda, passando dalla sequenza “produzione-vendita” a quella “vendita-produzione” (in ottica “on demand”). In pratica, gli ordini dei vestiti effettuati su Amazon verrebbero prima raccolti, e poi filtrati per destinazione geografica, tessuto, e modalità di produzione: a questo punto, nelle varie location, delle stampanti tessili entrerebbero in funzione e – dopo aver tagliato i tessuti con delle taglierine – li assemblerebbero sotto gli occhi vigili di telecamere “educate” con un software di riconoscimento ottico. Nel caso un prodotto presenti un problema, se di facile risoluzione, entrerà in funzione una routine di correzione mentre, diversamente, si procederà a scartare il capo assemblato, o a richiedere l’assistenza di personale umano: superato il test di qualità, ed ottenuto un feedback positivo, si procederebbe alla spedizione del capo di vestiario assemblato in siffatto modo.