7Grani e Guccini amici ad Auschwitz

Cantare “Auschwitz” insieme a Francesco Guccini, a pochi chilometri dai lager nazisti. Il viaggio della memoria dei 7Grani si è concluso con un momento particolarmente toccante. Lo facciamo raccontare a , chitarrista della band di Bizzarone.
«Nel nostro ultimo giorno di permanenza in Polonia – dice Mauro – siamo scesi nella hall dell’albergo, dove si trovava anche . Lui era lì seduto, ancora dolorante alla spalla dopo la brutta caduta rimediata mentre visitava il campo di concentramento.

Ho tirato fuori il mio mandolino elettrico americano, e Guccini – incuriosito come un bambino davanti a un nuovo giocattolo – mi ha chiesto col suo accento emiliano: “E quello cos’è?”. A quel punto io e il fisarmonicista ci siamo messi a suonare “Auschwitz”, il capolavoro che Guccini ha scritto cinquant’anni fa». Già dalle prime note è scoccata la magia: «E dalla terza strofa ha cominciato a cantare anche lui – continua Settegrani – Potete immaginare la nostra emozione nel suonare e cantare insieme a Francesco. Dopo l’esecuzione del pezzo, abbiamo chiacchierato un po’: Guccini ha voluto conoscere la nostra storia e i nostri progetti. E alla fine ci ha invitato a casa sua. Appena possibile andremo a trovarlo a Pavana». Magari tra qualche settimana, quando il Guccio si riprenderà dall’infortunio alla spalla. «È dovuto rientrare in Italia in aereo, anziché in treno, perché soffriva parecchio dopo la caduta» racconta ancora Mauro. Un altro momento magico del viaggio dei 7grani ad Auschwitz e Birkenau è stato il concerto al “Rotunda” di Cracovia: «Abbiamo suonato davanti a quasi 600 studenti del “Treno per la memoria”. Il concerto è stato bellissimo: abbiamo eseguito pezzi nostri, ma anche cover dei cantautori italiani, per poi chiudere con l’Hallelujah di Cohen: per i ragazzi la serata è stata una valvola di sfogo». I 7Grani stanno ultimando un documentario sul viaggio ad Auschwitz. Nei prossimi giorni lo potrete vedere in anteprima sulla Provincia di Varese.