Al fuoco. Brucia il Campo dei Fiori VIDEO

In fiamme quasi tre ettari di bosco. È intervenuto anche un canadair decollato da Genova. Gli inquirenti escludono l’autocombustione. C’è un piromane?

Sono circa 2,5 gli ettari di bosco colpiti dalle fiamme sul massiccio del Campo dei Fiori di Varese nella giornata di ieri. Le cause sono ancora in fase di accertamento, tuttavia, gli inquirenti propendono per l’ipotesi dolosa, pista tra le più accreditate in quanto il rogo ha avuto origine in almeno due punti differenti nella parte inferiore della zona verde, senza mai minacciare le abitazioni. L’incendio è scoppiato in tarda mattinata, e ha interessato l’area boschiva presente sopra Avigno e il Poggio.

Sul posto sono intervenute le squadre di terra dei vigili del fuoco, la Protezione civile, la Forestale e successivamente, con le fiamme che divampavano verso la cima alimentate da un leggero vento, sono entrati in azione due elicotteri per lanciare l’acqua necessaria ad arginare le lingue di fuoco. Arrivati in prossimità dell’incendio attraverso un tortuoso sentiero, i pompieri hanno isolato il rogo abbattendo gli alberi circostanti, mossa che sfortunatamente ha soltanto rallentato in un primo momento l’avanzata dell’incendio.

A metà giornata il rogo è divampato decine di metri verso nord-est, gli elicotteri, seppur con svariati passaggi, non sono riusciti a tamponare il problema, motivo per cui è stato richiesto l’intervento del canadair, giunto dalla base dei vigili del fuoco di Genova.

All’anfibio è bastata una decina di giri per ridimensionare l’incendio, facendo la spola tra il bersaglio nel cuore del massiccio e il punto di rifornimento acqua sul lago di Varese (circa 6 minuti a giro). La collaborazione tra il canadair e i due elicotteri è risultata efficace: il “bestione giallo” a sganciare bombe d’acqua sulle fiamme vive, supportato dagli altri due velivoli con il compito di arginare l’area interessata. Dopo qualche ora a ritmi serrati, la colonna di fumo, che fino al primo pomeriggio non tendeva a scemare, ha iniziato a dissolversi lentamente, grazie all’intervento dell’aeromobile approdato in soccorso dalla Liguria.

Le operazioni dei pompieri di messa in sicurezza dell’area verde sono andate avanti fino al tramonto per evitare il riacutizzarsi dei focolai, che potrebbero nascondersi sotto le braci e riprendere vita dopo qualche ora. Il maggior numero degli incendi si registra nelle stagioni primaverili e autunnali, anche se non si era mai verificato sul massiccio del Campo dei Fiori.

Il versante è rimasto monitorato dai vigili del fuoco tutta notte, soprattutto considerato il terreno secco e il vento, fattori fondamentali per l’espansione di un rogo.

Il grande lavoro messo in campo dalle squadre dei vigili del fuoco è stato accompagnato dagli occhi colmi di stupore e incredulità dei tanti passanti che si sono soffermati sulle rive del lago di Varese, in attesa del pescaggio dell’acqua dal canadair, dagli operai scesi dal Campo dei Fiori a causa del fumo intenso assiepati sul cordolo della strada, senza contare tutti coloro che dal centro città guardavano la colonna grigia ergersi verso l’alto in direzione del Sacro monte, squarciando così il cielo azzurro e limpido di ieri mattina.