Alberi decapitati in viale Aguggiari. Zanzi: «Multeremo lo Stato italiano»

Le betulle e gli aceri che si trovano all’ex stazione del tram sono stati capitozzati

Il Comune di Varese multerà lo Stato per aver capitozzato le betulle e gli aceri della ex stazione del tram, nel terreno al bivio tra viale Aguggiari e viale Ippodromo.
Si tratta degli alberi che facevano ombra alla casa demaniale in cui una volta vi era la sede di Actl, immobile che il Comune di Varese nel passato aveva pensato di acquistare, senza però portare a termine la trattativa.

«Quando un cittadino vede lo Stato fare un tale scempio è portato a pensare di poterlo ripetere a casa propria, per cui la multa non solo è doverosa, ma andrebbe moltiplicata per due» afferma il vice sindaco Daniele Zanzi, che ha già incaricato gli uffici di procedere nell’emissione della sanzione, che sarà nell’ordine di alcune migliaia di euro.
Qualcosa di simile era accaduto anche nel passato, quando Daniele Zanzi, che di professione è agronomo,

aveva sporto denunce agli enti pubblici, tra cui l’università per i cedri Deodara. Anni fa, anche il Comune di Varese, dopo le denunce di Zanzi, ha dovuto “automultarsi” per aver inferto alle piante danni analoghi a quelli riscontrati in zona Ippodromo. E nel futuro l’attenzione su questi temi aumenterà.
«Quando le guardie ecologiche torneranno in campo a pieno regime, sarà più facile tenere d’occhio il territorio. Un tempo, infatti, erano proprio le guardie ecologiche a controllare la città e a fare i verbali – continua Zanzi – Per ora basta il mio occhio vigile. Quando sono in giro guardo e, dove vedo che qualcosa non va, segnalo». Le guardie ecologiche ora sono solo in sei e si occupano soprattutto di educazione ambientale nelle scuole. Al corso per diventare guardie ecologiche, però, si sono iscritte 30 nuove leve, che saranno formate ed operative a marzo.
Le betulle e gli aceri capitozzati all’interno della zona demaniale non sono alberi di particolari pregio, ma poco importa ai fini della sanzione. «Quelle piante sono state ridotte ad “appendiabiti” – spiega Zanzi – E’ un cattivo segnale che lo Stato chiami qualcuno per rovinare gli alberi. Nei luoghi pubblici bisogna dare il buon esempio».

Ora gli uffici devono applicare il regolamento comunale del verde, quantificare il danno e rilevare la contravvenzione. Questa poi deve essere spedita al Demanio. E a chi ritiene che sia un controsenso per l’amministrazione multare lo Stato, Zanzi risponde senza esitare.
«La legge non ammette ignoranza».
Le foto degli alberi capitozzati sono state messe da Zanzi anche su Facebook, affinché possano essere d’esempio: «questo inverno questi maltrattamenti non saranno più tollerati. Questo malcostume deve finire».