Altri dissidi in maggioranza. Fanno discutere le commissioni

Politica - Infortuna contro la decisione del sindaco: «Su questo punto, non è possibile esprimere giudizio positivo»

Dissidi in maggioranza. Dopo il “caso Oprandi” è il turno del consigliere Giampiero Infortuna a non condividere le decisioni del sindaco.
Già dalla prima seduta consigliare sono emerse le differenti posizioni all’interno del Partito Democratico, e anche al terzo consiglio il partito di maggioranza non ha sempre votato compatto. Luisa Oprandi aveva espresso contrarietà alla nomina di Stefano Malerba a presidente del consiglio e venerdì sera è stato invece Giampiero Infortuna a denunciare la poca chiarezza nella costituzione dell’impianto

amministrativo e nel rapporto tra i diversi organi politici nell’ambito della formazione delle commissioni consiliari.
Undici quelle individuate dal sindaco: nove corrispondenti agli assessorati, più una riservata ai Rapporti con Provincia e Comuni dell’Area Vasta e una dedicata alle discussioni sul Pgt. Suddivisione che ha trovato l’accoglimento favorevole del consiglio, ma non quello di Infortuna, al secondo mandato tra le fila del Pd e terzo degli eletti dopo la consigliera Oprandi e l’assessore Civati.
«A fronte del quadro che ci viene prospettato in relazione alla composizione delle commissioni consiliari non è possibile esprimere un giudizio positivo – ha dichiarato – In primo luogo sorge spontaneo interrogarsi sull’evidente dissonanza tra il numero degli assessorati e quello delle commissioni consiliari. Un primo campanello d’allarme che dovrebbe far riflettere sulla bivalenza dei diversi livelli di opportunità politica su cui sono state assunte le scelte». E poi Infortuna ne ha fatto una questione qualitativa e sostanziale: «Assumendo infatti il principio di riorganizzazione della macchina amministrativa utilizzato per l’accentramento e lo scorporo delle deleghe in ordine alla giunta – ha sottolineato – risulta singolare come, per le relative commissioni in seno al consiglio, questo stesso principio non sia stato ritenuto altrettanto valido e perseguibile».
Durante la seduta, inoltre, il consigliere del Partito Democratico Fabrizio Mirabelli ha chiesto con una mozione, sottoscritta da maggioranza e opposizione, di invitare il presidente della Fondazione Molina, Cristian Campiotti, in audizione consiliare per informare l’assemblea circa le attività svolte dal momento del suo insediamento, quelle in via di svolgimento e quelle che saranno svolte in futuro. L’audizione si dovrebbe tenere a settembre.