Arrestato lo stalker di Lara Comi

Il 47enne di Jesolo aveva ricevuto un’ordinanza restrittiva dal tribunale di Busto Arsizio che prevedeva che l’uomo rimanesse ad oltre 500 metri dall’eurodeputata

Arrestato lo stalker di Lara Comi: appostato sugli spalti dello stadio di Lecco dove l’eurodeputata era in campo con la nazionale delle Parlamentari, è stato colto in flagranza di reato, mentre stava per consegnarle un anello di brillanti. Lunedì l’interrogatorio del 47enne di Jesolo: ma potrebbe già essere scarcerato.

Lara Comi era a Lecco, con la casacca azzurra della Nazionale di calcio femminile delle Parlamentari, per una partita amichevole con una rappresentativa femminile locale nell’ambito della manifestazione “in campo contro la violenza di genere”. Lui, il suo stalker, nonostante un ordine restrittivo del Tribunale di Busto Arsizio risalente allo scorso mese di giugno, era posizionato sugli spalti, con in tasca un prezioso “solitario” di brillanti, il classico anello di fidanzamento, che probabilmente avrebbe voluto consegnare alla 34enne eurodeputata di Saronno.

Ma il comandante Domenico Nera della Digos di Lecco, in borghese al campo sportivo, lo ha riconosciuto e lo ha fermato con discrezione, senza che nessuno se ne accorgesse, prima che l’uomo potesse entrare in contatto con Lara Comi. Arrestato in flagranza di reato per aver violato il divieto di avvicinamento. D’altra parte la stessa europarlamentare di Forza Italia, che è stata informata dell’accaduto solo al termine della partita, aveva raccontato che l’uomo, in uno dei tanti messaggi con cui la molestava, le aveva rivelato di non temere neppure il carcere. Ora è la fine di un incubo. «Spero che possa restarci dentro a lungo – l’auspicio della Comi – da mesi e mesi minacciava la mia serenità e la mia libertà. Desidero per questo ringraziare la Polizia di Stato, che mi è sempre stata vicina, in particolare il prefetto Gabrielli, la Procura di Lecco che si è attivata subito con il provvedimento di arresto e quella di Busto Arsizio. Purtroppo la cronaca di questi giorni continua ad offrire storie terribili, finite in tragedia. Per questo il mio impegno per una nuova cultura del rispetto delle donne e per la piena applicazione delle norme contro la violenza continuerà con maggior impegno».

Lo stalker si chiama Giovanni Bernardini, ha 47 anni ed è di Jesolo. Sono mesi che perseguita ossessivamente Lara Comi con messaggi sul cellulare, pedinamenti, appostamenti sotto casa, lettere d’amore, regali. Denunciato, il Tribunale di Busto Arsizio gli aveva intimato di non avvicinarsi mai a meno di 500 metri dalla Comi e di smetterla di provare a contattarla per telefono o per messaggio tramite i social. Lo stalker però non ha avuto alcuna remora a compiere un viaggio da Jesolo a Lecco per consegnare l’anello a Lara Comi. Ora è detenuto nel carcere di Pescarenico, su ordine del Pm incaricato Nicola Preterori: lunedì verrà interrogato, ma potrebbe essere rimesso in libertà con un inasprimento delle misure restrittive nei suoi confronti.