Arte, cultura, sport e devozione. Si celebra Sant’Antonio di Padova

Dall’8 al 13 giugno tanti eventi e gruppi in arrivo da fuori Varese per la patronale

Sant’Antonio di Padova: devozione, aggregazione e tradizione per la patronale della Brunella.

Dall’8 al 13 giugno nelle strutture di via Crispi a Varese sono attese centinaia di persone per l’omaggio ad uno dei santi più amati al mondo.

Arte, sport, musica, cultura e degustazioni si fonderanno in un’unica iniziativa che parte dalla parrocchia e si allarga a tutta la città. Sono attesi gruppi organizzati in arrivo dalla provincia e dal Ticino e moltissimi singoli intenzionati a rendere omaggio al santo francescano.

«Avremo modo di riscoprirne la figura che è ancora un grande riferimento nell’intercessione per la preghiera, non solo per chiedere miracoli, ma anche per ringraziare di quanto rivcevuto di positivo nella vita» spiega don Fabio Fantoni, sacerdote in forza da settembre 2015 alla Brunella, che fa parte – insieme a Basilica, Bosto e Casbeno – della comunità pastorale dedicata ad un altro Sant’Antonio, l’abate.

«L’atteggiamento non è quello di superstizione, ma di grande partecipazione ai sacramenti in particolare alla confessione e all’eucaristia: una spiritualità positiva e non personalistica. Ciò che crea un legame forte col santo è la sua visione di semplicità e immediatezza».

Era taumaturgo, perciò gli si rivolge chi cerca la guarigione, ma risponde anche «a quelle che sono le necessità primarie. «Se pensiamo al famoso pane di sant’Antonio, vediamo subito che quello è uno dei bisogni predominanti. È proprio questo venire incontro alle necessità umane lo fa sentire vicino ai fedeli».

L’impegno è iniziato a fine maggio coi tornei.

«I volontari si stanno dando grandissimo da fare, dandosi disponibili nella ventina di giorni di eventi. Ci sono tanti giovani, proprio come quelli – circa 150 – che partecipano ai tornei» e fanno riecheggiare il rione durante le partite.

Ora si entra nel vivo della festa.

«Manca ancora qualche giorno alla ricorrenza esatta, ma c’è già chi viene a portare fiori, in particolare i gigli che sono legati alla figura del santo».

La festa popolare inizierà giovedì 8 giugno.

«Fino a domenica si concluderanno i tornei di calcetto, femminile e maschile, mentre sabato ci saranno giochi e gonfiabili, per bambini e famiglie. Domenica poi ricorderemo anche gli anniversari di matrimonio, festeggiando con le coppie e i parenti».

L’appuntamento con il consueto banco gastronomico sarà tutte le sere con il ricco menù e il tradizionale fritto misto di pesce.

Cuore della festa sarà il 13 giugno, giornata in cui la Chiesa commemora francescano contemporaneo del Poverello di Assisi.

«Durante tutta la giornata saranno distribuiti il pane e i gigli di sant’Antonio. Saranno celebrate cinque messe: alle 7, per i lavoratori, col vescovo, monsignor Franco Agnesi, vicario episcopale di Zona; alle 9, con il vescovo, monsignor Giudici, e i gruppi OFS, l’Ordine Francescano Secolare; alle 10.30, con il cardinale Renato Corti e Rinnovamento nello Spirito.

Il vescovo Giuseppe Merisi, celebrerà alle 15.45 la messa per la Terza Età e il vescovo monsignor Antonio Tremolada presiederà la messa animata dal movimento di Comunione e Liberazione con la partecipazione del Coro Santa Maria del Monte».

Il programma della giornata prevede anche la speciale benedizione per bambini e ragazzi alle 15 e il rosario, alle 17.15, coi volontari delle numerose opere caritative della Brunella.

«Il prevosto, monsignor Luigi Panighetti, guiderà, alle 21, il vespro solenne seguito dalla processione con la statua del santo, solitamente molto partecipata, accompagnata dal coro Santa Cecilia di Albizzare e dalla banda di Capolago».