Botte e coltellate tra stranieri nella “solita” via Morosini

Una rissa in piena regola si è consumata nella tarda serata di sabato in centro città

Rissa tra immigrati in via Morosini: un ferito.

È il secondo pestaggio in una settimana: lunedì scorso in dieci si erano affrontati con coltelli e tirapugni per una ragazza. L’altro ieri notte, poco dopo la mezzanotte, una quindicina persone (il numero è indicato dai testimoni) s’è affrontata sempre lì.

Residenti sempre più esasperati: «basta. Questo è centro città. Non la casbah». Sull’accaduto indagano gli agenti della polizia di Stato della Questura di Varese. Pochi gli elementi certi. Un gruppo di oltre 10 persone, di nazionalità straniera, forse nordafricani, si è scontrato in modo violento sotto gli occhi di decine di passanti. Era l’orario di punta della movida. Figgi fuggi generale tra chi ha assistito al pestaggio: «c’era da avere paura». Sono volati calci, pugni e bottigliate. Numerose le chiamate al 112. I picchiatori, però, capita la malparata, sono scappati poco prima che le volanti arrivassero in posto. I poliziotti hanno trovato soltanto un quarantunenne marocchino con ferite da taglio trasportato in ospedale in codice rosso. Fortunatamente l’uomo non è in pericolo di vita ma anzi sarà dimesso nelle prossime ore. Ora si tratta di capire cosa è successo.

O meglio chi erano i partecipanti alla rissa e perchè la rissa è scoppiata. C’è chi parla di persone ubriache che hanno iniziato a insultarsi. O meglio a gridarsi qualcosa contro in arabo con tono decisamente minaccioso. Poi le botte e le bottigliate. Forse anche un coltello.

E quell’uomo ferito a terra: «era in una pozza di sangue», racconta un testimone. E la paura: «la gente vedeva quello che stava succedendo. Uscivano dai locali oppure erano a passeggio. Vedevano e correvano via. Si allontanavano impauriti». Gli inquirenti adesso stanno cercando filmati registrati da eventuali telecamere. Per capire cosa è accaduto e tentare di identificare i partecipanti alla rissa. Sono stati ascoltati dei testimoni. Pare che a partecipare alla zuffa fossero tutti stranieri.

Non è chiaro se si è trattato di un regolamento di conti, se i partecipanti allo scontro si siano dati appuntamento, oppure se si sia trattato di una cosa spontanea. Un litigio tra ubriachi degenerato in modo violento. Certamente nelle prossime ore sarà sentito il ferito. Che, però, nell’immediatezza dei fatti non si sarebbe mostrato molto collaborativo.

Sopra tutto resta l’esasperazione di chi vive e lavora nella zona: «abbiamo locali carini, bei negozi. Belle case. Ma sembra la casbah. Non è così che vogliamo vivere. Non è paura. È rabbia».

Lunedì a fare rissa era stato un gruppo di italiani scontratosi con un giovane albanese per questioni di cuore.

«La presenza delle stazioni non aiuta. Questa zona collega stazioni a piazza Repubblica. Deve essere fatto qualcosa. Due fatti simili in una settimana non sono accettabili – dicono i residenti – siamo stanchi, impauriti, arrabbiati e esasperati».