Bullismo, droga e cattive compagnie, come difendere dalle insidie i propri figli

Il detective risponde

Sono tante le insidie che oggi giorno possono deviare il percorso di vita di un adolescente: bullismo, droga, corse con le macchine, pedopornografica, prostituzione minorile, sballo.

“Trasgredire”, le “cattive compagnie”, l’uso imprudente delle nuove tecnologie, ecc. può portare i ragazzi a percorrere sentieri rischiosi, troppo spesso senza ritorno e mentre prima i genitori si limitavano a spiare il famoso “diario segreto” per sapere qualcosa sui loro figli, oggi ci si affida sempre più agli investigatori privati evitando al genitore di improvvisarsi 007 con kit improbabili comprati su internet. Questo accade soprattutto perché i genitori sono spesso fuori casa per lavoro e hanno poco tempo per vigilare sui figli.

Responsabilità, vigilanza ed educazione, un tema quello della tutela dei figli molto delicato che preoccupa ogni genitore, per questo è importante sapere come muoversi e quali misure adottare in caso ci si accorga di strani comportamenti da parte dei figli.

La legge è chiara su questo argomento, i genitori sono responsabili dei figli e questa responsabilità comprende diritti e doveri; tra questi doveri vi è quello di educare il minore; vi sono altresì poteri che, se non correttamente esercitati, giustificano la loro responsabilità per i danni cagionati dal minore.

Secondo l’OMS (organizzazione mondiale della Sanità), l’alcol ad esempio è causa di un quarto delle morti fra i maschi tra i 15 e i 29 anni in Europa, ma anche l’abuso di sostanze stupefacenti, dalle più leggere che va dai 16 ai 35 anni calcolando un età media di 12 anni di chi utilizza marijuana.

I giovani spesso fanno parte di bande per avere quel senso di identità, riconoscimento, disciplina, affetto ricreando una dimensione familiare, i disturbi di cui spesso soffrono alcuni giovani comprendono la depressione , isolamento, perdita dell’appetito, apatia, pianto e insonnia, tutti sintomi che con cura e attenzione un genitore può individuare.

Chi frequenta e cosa fa durante il tempo libero mio figlio? Esercitare l’autorità parentale significa prima di tutto: proteggerlo nei suoi rapporti con i terzi, assicurare la loro istruzione, garantire la salute, gestire i suoi beni. I genitori hanno il diritto e il dovere di vigilare sul minore, comprese le sue relazioni e non lasciare il proprio figlio del tutto abbandonato o con troppa libertà e perderlo per sempre.

Con l’uso di internet oggi è diventato sempre più difficile controllare i ragazzi perché hanno una libertà maggiore rispetto al passato, infatti possono fare tutto di nascosto anche se ci sono alcuni metodi per controllare i figli grazie al GPS dei telefoni cellulari ma questo non sostituisce il lavoro di professionisti che possano controllare con cura e riservatezza i vostri figli. È sempre più frequente che i genitori, che passano molte ore fuori casa a causa di impegni lavorativi si affidino ad un investigatore privato per sorvegliare il figlio, ad oggi un metodo efficace e sicuro per conoscere come passano il tempo ma anche per proteggerli da eventuali danni permanenti.