Centrodestra, prove di unità Sotto il cappello di Forza Italia

Per la prima volta dopo la scissione del Pdl, a Varese si sta costituendo una grande alleanza

Uniti si vince non è solo uno slogan da tirare fuori in campagna elettorale. Ma è una strategia da adottare ogni giorno, nell’attività politica quotidiana, per dare più forza ed incisività alle azioni amministrative.

Ed è su queste basi che Varese diventa laboratorio della rinascita del centrodestra unitario. Per la prima volta dalla scissione del Pdl (iniziata a partire dal 2010 e poi aumentata negli anni successivi fino allo scioglimento del partito) una grande alleanza di centrodestra si sta ricostruendo in provincia di Varese, attorno al polo attrattore rappresentato da Forza Italia.

«Abbiamo dato il via alla creazione di una piattaforma politica di straordinaria importanza – ha spiega in conferenza stampa il consigliere regionale forzista – su una base valoriale condivisa, che è rappresentata dai valori che accomunano tutte le forze che si riconoscono nel centrodestra. In questi mesi è stato portato avanti un lavoro importante di mediazione tra le diverse realtà, che porterà ad un approccio nuovo e virtuoso che dovrà essere il modello delle competizioni future da affrontare, sia a livello di enti locali, che alle prossime elezioni in Lombardia». Erano presenti, oltre a Marsico, il senatore , l’eurodeputato di Fi , il dirigente provinciale azzurro , il responsabile enti locali del partito , e il sindaco di Gorla Maggiore.

In pratica, a Varese sta nascendo l’embrione di quella che al momento è una forte alleanza, ma in futuro potrebbe diventare un vero e proprio partito unitario, e che ha come fulcro Forza Italia.

Oltre al riavvicinamento di tutti quegli esponenti che, con la fine del Pdl, si erano allontanati dal partito di Berlusconi, la novità è rappresentata dal collegamento con tutte quelle forze civiche, che si sono presentate e hanno conseguito ottimi risultati nei vari comuni della provincia di Varese, che possono dare nuova linfa al centrodestra.

Proprio ieri hanno aderito ufficialmente a questo nuovo progetto il senatore Mario Mauro, rientrato nei mesi scorsi nel gruppo di Forza Italia, e a livello di istituzioni locali il sindaco di Gorla Maggiore Pietro Zappamiglio.

Il senatore Mauro ha spiegato bene quale sia la prospettiva che il centrodestra deve affrontare.

«Oggi è necessario per vincere che si ritrovi una casa comune per tutto il centrodestra – ha detto Mauro – dopo la fine del Pdl, per dare voce a tutti quei sindaci e a quelle liste civiche che sono presenti nei nostri comuni. Solo Forza Italia può avere questo ruolo. E a questo proposito, guardando le prossime elezioni regionali, che saranno accorpate a quelle politiche, occorre fare un ragionamento anche per quanto riguarda la Lista Maroni».

Secondo Mauro infatti «la performance politica di un partito alle regionali influenzerà anche il risultato delle elezioni politiche. In Lombardia, una regione con 10 milioni di abitanti, questo sarà ancora più importante. Forza Italia, nell’ottica del nostro progetto, deve rappresentare il baricentro per tutte le forze civiche del centrodestra». In poche parole, l’effetto da evitare è quello di creare dispersione e confusione nell’elettorato moderato di centrodestra, «che deve ritrovarsi in entrambe le competizioni, sia regionale che nazionale, un chiaro punto di riferimento, che è Forza Italia». Il senso è quello di attrarre in questa nuova alleanza anche la lista civica che porta il nome di Maroni. Un progetto decisamente ambizioso. Che a Varese sta muovendo i primi passi e può portare alla nascita di un soggetto politico in grado di modificare gli schemi.