Dionigi vince il bando in Sicilia. È pronto l’addio al Circolo di Varese?

Arrivederci? L’attuale primario di Chirurgia 1 passerebbe da professore associato a professore ordinario

– Nei mesi scorsi il primario della Chirurgia 1 del Circolo, Gianlorenzo Dionigi, ha partecipato a un concorso bandito da un’altra Università e giovedì l’ha vinto. Porta infatti la data del 13 luglio il decreto firmato dal rettore dell’Università di Messina, Pietro Navarra, che dichiara il primario del Circolo «idoneo» a ricoprire il ruolo di Professore di prima fascia per la Chirurgia generale nel Dipartimento di patologia umana dell’adulto e dell’età evolutiva dell’Ateneo siciliano.

Nell’attesa di capire se il primario varesino abbia effettivamente l’intenzione di accettare il posto e di trasferirsi a 1300 chilometri di distanza da qui, c’è un dato di fatto da considerare: Gianlorenzo Dionigi a quel concorso ha partecipato. Quindi almeno un pensierino c’è. O quanto meno c’è stato. E senza conoscere le sue ragioni personali, né tanto meno impelagarci in una sterile e banale diatriba su quanto sia meglio o peggio la vita nella solare isola siciliana rispetto all’efficiente Lombardia, c’è però un altro dato di fatto da considerare.

E cioè che il trasferimento sarebbe una promozione: da professore associato a professore ordinario.

E poi, a guardarlo da fuori, il posto di primario della Chirurgia 1 dev’essere un po’ scomodo, benché ambito, per Gianlorenzo Dionigi. E non potrebbe essere diversamente per il figlio dell’ex primario e potente ex rettore dell’Università, Renzo Dionigi. Lo si vide subito, cinque anni fa, quando l’Università designò Dionigi junior alla successione del padre nel ruolo di primario della Chirurgia 1. A prescindere dalle competenze curriculari che sia i colleghi medici, sia il direttore generale di allora Walter Bergamaschi, avevano riconosciuto al giovane Gianlorenzo (nel 2012 aveva 38 anni ed era specialista da 7), il caso di «Dionigi che subentra a Dionigi» alla guida del reparto del Circolo, era stato portato all’attenzione del Pirellone dall’interrogazione dell’allora consigliere regionale dell’Udc, e capogruppo dei centristi, Gianmarco Quadrini che chiedeva di «volerci vedere chiaro, per fugare ogni dubbio circa la presenza di altri parametri di scelta diversi dalla meritocrazia».

La questione si risolse favorevolmente per l’attuale primario. Ma il problema ora è il futuro.

Solo pochi mesi fa a lasciare la Chirurgia del Circolo era stato il professor Luigi Boni, uno degli allievi più brillanti dell’ex rettore, specialista in laparoscopia ora primario della Chirurgia del Policlinico di Milano. «Le voci di un possibile trasferimento di Dionigi circolano da un po’, ma né io né l’Università abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito – commenta il dg dell’Asst Sette Laghi, Callisto Bravi – La Chirurgia del Circolo conta di tanti ottimi medici, se Dionigi dovesse effettivamente accettare il posto a Messina il livello delle nostre prestazioni rimarrebbe comunque alto».

E sulla possibilità di accorpare a quel punto le due chirurgie del Circolo in un unico reparto, nessun commento: davvero prematuro.