«È una piazza maledetta. Il Comune? Ci ha ignorato»

Lo sfogo - Lo stilista Italiano lascia piazza Marsala: «È abbandonata e le richieste di abbellirla sono cadute nel vuoto»

– «Chiudo l’atelier perché piazza Marsala è maledetta». Questa è la motivazione che ha spinto lo stilista a dare la disdetta del negozio di piazza Marsala, dove da alcuni anni aveva aperto il suo atelier con laboratorio. «Mi sono messo in proprio nel 1992 – ricostruisce il professionista – Ho lavorato prima in via Sanvito, poi tra Casbeno e Bobbiate. Successivamente, per dieci anni, sono rimasto a Morazzone. A quel punto mi sono detto che era arrivato il momento di trasferirmi in centro Varese: cercavo un posto centrale, ma non in corso Matteotti. Piazza Marsala si è rivelata una delusione, perché pur essendo in centro è fuori da tutte le strade del passeggio. Per quello io dico che è una piazza maledetta, che viene usata solo come parcheggio da chi è munito dell’apposito pass».

Fabrizio Italiano e altre attività economiche della zona hanno più volte invitato gli amministratori “sul campo” per vedere la situazione di degrado. «Abbiamo chiesto due panchine, due fioriere, qualcosa che potesse spingere le persone a venire anche di qua a passare il tempo, ma non siamo mai stati accontentati. E dire che siamo attaccati a San Vittore, che è un simbolo della città» continua Fabrizio, che adesso sta cercando un altro posto dove trasferirsi, sempre in Varese.

Per farsi conoscere, in questi anni, ha potenziato Facebook (con la pagina Italiano Fabrizio Abbigliamento), così come altri social. «Ciò che mi ha portato più clienti è stato mettere, in questi giorni, il cartello con gli sconti vicino alle vetrine dell’Oviesse. Ma si tratta di un cartello provvisorio, che non potrebbe rimanere fisso». E dire che i clienti non mancherebbero. Fabrizio lavora con tutte le taglie, dalla 38 alla 56. Realizza i modelli più particolari. Ha soddisfatto persino una cliente che gli ha portato una foto di Kate Middleton vestita con un tubino bianco a maniche lunghe e gli ha detto: «Vorrei un abito uguale a quello». «A differenza di quello che accade nella grande distribuzione, tutti i capi che ho in negozio sono originali – dice Fabrizio – È impossibile trovarne due uguali. Si può scegliere un modello e cambiare la fantasia del tessuto, o farsi tagliare capi su misura. Ci sono modelli da cocktail, da cerimonia, da crociera e anche i vestiti da sposa». Adesso tutti gli abiti del negozio sono in vendita scontati, una buona occasione per chi cerca qualche cosa di particolare o per un’occasione speciale. «Conto di vendere tutta la collezione per la metà di giugno».

E poi? «Poi continuerò a fare lo stilista, quello è certo». E di piazza Marsala cosa ne sarà? «O cambiano le cose, o qui finirà per aprire una sala gioco come quella c’è c’era prima. Si trattava di un locale che lavorava bene con i ragazzini che venivano in piazza Marsala proprio per “nascondersi”». Gli unici che sembrano approfittare della piazza sono i writers che di notte realizzano i loro disegni nel «tunnel» che va verso piazza Battistero, di cui già nel passato è stato segnalato il degrado e l’utilizzo come vespasiano. Sempre in piazza Marsala, qualche tempo fa, era stato segnalato anche l’abbandono di rifiuti.