«Ecco come combattere la mafia»

Un momento formativo, al liceo Ferraris, per studiare come gestire i beni sottratti alla criminalità

Al liceo scientifico Galileo Ferraris l’alternanza scuola lavoro diventa anche un progetto di educazione civica, teso alla promozione della legalità, con la finalità di «imparare a capire come gestire i beni sottratti alla mafia».

Ieri mattina gli studenti di 3C hanno incontrato Nicola Clemenza, insegnante e imprenditore agricolo di Trapani, promotore del «Consorzio Tutela Valli Belicine» che riunisce alcune aziende olearie del trapanese con l’intento di svincolare la filiera dell’olio dal controllo della mafia. Clemenza ha subito intimidazioni e attentati. La sua auto è stata incendiata e nel rogo è andata distrutta anche parte della sua abitazione. «La mia famiglia era impaurita e sfiduciata, ma io ho trovato il coraggio di reagire guardando mia figlia negli occhi, è per lei che lotto per futuro migliore» ha detto l’imprenditore.

All’incontro hanno partecipato anche Adriano Patti, magistrato di Genova impiegato in Cassazione a Roma e autore di diversi testi sulla legalità. Nonché Dante Benzi, commercialista che si occupa in prima persona della gestione dei beni sottratti alla mafia.

La riunione è durata quattro ore, durante le quali i ragazzi hanno fatto moltissime domande. In molti hanno chiesto cosa si può fare di concreto per combattere la mafia. «Una risposta è sostenere gli imprenditori che producono nelle zone sequestrate, consentendo alle loro attività di svilupparsi e di resistere alla mafia che li vorrebbe morti» spiega Monica Iori, professoressa di storia e filosofia che coordina il progetto.

I ragazzi di 3C però, faranno ancora più. Si rimboccheranno le maniche per andare a lavorare per un periodo nelle attività nate sui terreni confiscati. La prima esperienza verrà fatta già quest’anno, quando la classe si sposterà nella Libera Masseria di Cisliano (che apparteneva al clan Valle) per aiutare nell’attività di ristorazione.

In quinta gli studenti impiegheranno i giorni della gita per andare a Trapani, nell’azienda agricola di Clemenza, dove si metteranno a disposizione. In questo modo si può proprio dire che l’alternanza scuola lavoro incontra la legalità, in una esperienza che gli studenti porteranno avanti tutta la vita.

Il liceo Ferraris, nel portare avanti questo particolare progetto di alternanza scuola lavoro, è supportato dall’università dell’Insubria, in particolare dal professor Fabio Minazzi e dalla professoressa Stefania Barile si occupano di attività di educazione alla cittadinanza.

La legge 107 rende obbligatorio un percorso di alternanza scuola lavoro; il liceo scientifico è una delle prime scuole a portare avanti un progetto strutturato come “Legalità come prassi”.