Fiabe varesine in un minuto. Per il viaggio in funicolare

Le storie di Chicco e Betty Colombo accompagneranno i passeggeri

Dal giorno dell’Immacolata, in concomitanza con l’inaugurazione della loro mostra “Pitture in gioco” allestita al Camponovo, la funicolare ha due bigliettai molto speciali: i “burattinai” e , la formidabile coppia di cantastorie varesini che da anni innamora grandi e piccini con le sue fiabe ambientate nella Città Giardino.

Loro compito è raccontare ai viaggiatori, nel minuto e mezzo di tempo impiegato dalla funicolare per salire a Santa Maria del Monte o ridiscendere, tante piccole storie in cui prendono vita alcuni personaggi incredibili che il breve, suggestivo tragitto carica di un’aura fatata. «Quindici giorni fa avevo partecipato ad una riunione in Comune sugli eventi natalizi legati al Sacro Monte. In quell’occasione (l’addetto stampa del Municipio, ndr) mi disse: “perché non racconti le tue storie in funicolare?”. Così ho iniziato a scriverne una decina che potessero essere narrate in pochi secondi: mi sono fatto prendere la mano e le sto scrivendo a catena».

Santambrogino di nascita, Chicco è legatissimo al Sacro Monte, dove da bambino passava le estati con il nonno che aveva “una specie di magazzino di imbianchino”: la bottega primigenia dove si affinano e definiscono la sua creatività e l’arte affabulatoria.

«Le storie in funicolare sono per grandi e piccini: parlano di personaggi reali, come Marinella del presepe e suo fratello Ottavio, o l’Augusto, il custode della funicolare, ma anche di immaginari topini del monte che vanno in città e quelli di città che salgono al monte: sono a metà fra il surreale e il divertente e mi piacerebbe raccoglierle in un libro e proseguirle in primavera». Alcune nascono proprio dai viaggi: come quella dell’omino che pur di ascoltarle tutte ha preso sette volte la funicolare con lo stesso biglietto andando su e giù ininterrottamente, o quella del signore sordomuto al quale una seconda viaggiatrice spiega la narrazione con il linguaggio dei gesti.

«Ogni tanto, quando arrivo giù alla stazione di valle, nella frazione di tempo in cui i viaggiatori si accalcano per salire, li blocco sulla scalinata d’ingresso e colgo l’occasione per celebrare i personaggi che sto per raccontare: per l’Antonio, personaggio di fantasia che aveva dipinto la casa del curato, faccio mimare l’azione di pennellare».

E siccome oggi sono 40 anni esatti che Chicco e Betty sono sposati, sabato racconteranno ai viaggiatori una storia bellissima: quella del loro grande amore che ha fatto incontrare il lago e il monte, regalando la magia a tutti i varesini.