«Generalizzare è sbagliatissimo. E inficia il lavoro dei nostri servizi»

Andrea Menegotto è consulente delle Forze dell’Ordine e studioso delle religioni

«Non fare di tutta un’erba un fascio». E ancora: «c’è chi rifiuta che a Varese, nel mondo, si vada in una precisa direzione: quella verso una società multietnica e multireligiosa. Si può non accettarlo, ma è un fatto. Basta salire su un autobus per rendersene conto». Ma anche: «ciò che noi dobbiamo pretendere dai musulmani è che prendano una posizione netta. Una condanna assoluta nei confronti del terrorismo. E questo perché si tratta di terroristi. Non di terroristi in occidente.

Perché attentati ce ne sono, da parte di Isis, anche contro gli stessi musulmani. Quindi pretendiamo una condanna assoluta contro il terrorismo». Sulla manifestazione del gruppo sciita in piazza Monte Grappa domenica, che tanto sta facendo discutere, interviene , esperto in storia delle religioni, consulente nel processo per i delitti delle Bestie di Satana, nonché coordinatore dei City Angels di Varese. «Una preghiera spettacolare – dice – ma pur sempre una preghiera», spiega. E aggiunge: «si tratta di decidere se non accettare una società multireligiosa che c’è, è un fatto. Oppure cercare di capire».

Menegotto aggiunge: «il mondo islamico è complesso. È vero che politica e religione in quella realtà coincidono. È altrettanto vero che c’è una tale confusione, una tale non conoscenza da parte di tutti, che complica le cose». Per Menegotto «non c’è un Islam, ci sono Islam diversi. Gli islamici non sanno di noi, noi non sappiamo di loro. I terroristi sanno poco di tutto». Per Menegotto «tutto va compreso. Conosciuto».

E aggiunge: «prima del 2001 noi studiosi della storia delle religioni coniammo un motto: se i musulmani sono tutti terroristi, nessuno è terrorista». Non generalizzare. Questo è il punto. «Non fare distinzioni non aiuta nessuno. Non aiuta le nostre forze di polizia, non aiuta i nostri servizi segreti». Perché «se tutti i musulmani sono terroristi, nessuno è terrorista. Diventa quindi impossibile individuare i terroristi veri. Che tra l’altro, nella maggior parte dei casi, dell’Islam non sanno niente». Racconta Menegotto di un conoscente islamico convertito al cattolicesimo attraverso Radio Maria: «diceva Cicciolina è cattolica e fa quelle cose. Poi ha capito che il cattolicesimo era sì Cicciolina ma anche il Papa». È questo il punto: capire e conoscere. «E non generalizzare – conclude Menegotto – se la Questura di Varese, e conosco chi opera lì, la sua professionalità, ha autorizzato questa manifestazione, significa che ogni controllo è stato fatto. Ogni musulmano è un terrorista, tutti sono terroristi. Non va bene. Inficia anche il lavoro dei nostri servizi».