I Vigili del Fuoco scrivono al ministro: «Grazie, ma ci servono più mezzi»

I pompieri varesini esprimono gratitudine per l’attenzione di Minniti, ma sottolineano le criticità

Terminata l’emergenza incendi boschivi i vigili del fuoco scrivono al ministro dell’Interno : «grazie per l’attenzione, adesso però ci servono più mezzi». Minniti lunedì scorso ha incontrato il prefetto di Varese Giorgio Zanzi in uno dei giorni più difficili della lotta al vasto incendio boschivo divampato al Campo dei Fiori e alla Rasa. In una lettera tutte le sigle sindacali rappresentanti il Corpo in provincia di Varese tornano su un tema mai sopito: l’endemica carenza di uomini e mezzi con la quale i nostri pompieri convivono da anni. Tanto da aver proclamato lo stato di agitazione la scorsa estate: «in queste condizioni rischiamo di non riuscire a garantire più la sicurezza dei cittadini».

«Ci premeva rappresentarLe i più sentiti ringraziamenti per il Suo intervento immediato che ha meglio permesso di far fronte all’emergenza in corso nei giorni scorsi sul nostro territorio – si legge nella lettera – Malgrado il lavoro eccezionale che stavano svolgendo il Primo Dirigente e il Suo Vice, con le poche risorse a disposizione, gli incendi sempre di maggior entità distruggevano uno dei simboli più importanti della nostra provincia. Grazie al Suo diretto interessamento che ha permesso aumento temporaneo degli straordinari,

si è dotato il Comando di una migliore risposta utile a contrastare quanto in atto». Proprio per questo «ci permettiamo di rivolgerci alla Sua persona in quanto quello che è avvenuto è frutto anche di continue scelte scellerate che hanno messo in ginocchio il sistema di soccorso della nostra provincia – prosegue la missiva che ha il sapore di un vero e proprio appello alla massima istituzione – Sono ormai mesi che protestiamo a tutti i livelli, a cui chiediamo di porre rimedio al continuo e dissanguante “prelevamento” di personale dal Comando dei Vigili del Fuoco di Varese, verso altre sedi italiane; infatti allo stato attuale ci troviamo in stato di agitazione, condizione in atto da mesi e che attende tuttora una risposta adeguata». I rappresentanti sindacali proseguono: «Assistiamo da diverso tempo alla carenza cronica di personale presso le sedi di servizio. Dall’ultima ricognizione quasi il 20% del personale assegnato al Comando Provinciale è assente a vario titolo assenze non rimpiazzate e che purtroppo inficiano gravemente il dispositivo di soccorso, come avvenuto nei giorni scorsi, quando durante le prime fasi dell’incendio la risposta è stata insoddisfacente, per cui ci siamo visti costretti a chiedere il Suo intervento. Di fatto, spesso, ci si vede costretti alla riduzione ai minimi termini del personale di turno di tutte le sedi e addirittura, a volte, alla chiusura di alcuni presidi sul territorio». In questo senso i vigili del fuoco ricordano come «non da ultimo era stato richiesto di integrare il personale e cambiare la classificazione della sede Luinese che è situata più nord della nostra provincia, “avamposto” isolato, con oggettive problematiche di collegamento, il cui territorio è attraversato dalla linea ferroviaria internazionale Gal- larate-Zenna. A breve asse cardine del progetto Alp Transit». È per questo “che ci permettiamo di chiedere un Suo interessamento atto a sanare le problemati- che sopra descritte. Ove lo ritenesse opportuno, ci rendiamo disponibili ad un incontro coinvolgendo in primis le nostre Segreterie Nazionali”. Nei giorni scorsi tutti i rappresentanti politici del territorio, in modo trasversale, si sono detti pronti a portare avanti le «giuste istanze dei vigili del fuoco». Questa lettera potrebbe costituire lo spunto per far ottenere uomini e mezzi a chiede di poter lavorare in sicurezza.