Il voto online per il telone va veloce. Più di mille varesini per l’ex Caserma

Il sito per scegliere l’opera dei ragazzi del Frattini di Varese è stato preso d’assalto

L’arte stimola la democrazia. Una constatazione più che positiva, dal momento che sono tanti i cittadini che stanno partecipando al sondaggio online per scegliere l’opera che andrà a coprire la facciata dell’ex Caserma Garibaldi. Già prima che passassero 24 ore dalla pubblicazione del sondaggio sul sito del Comune di Varese, in più di mille avevano già votato.

Il progetto è quello di realizzazione di un telone, per coprire la facciata dell’ex Caserma, e dare quindi dignità estetica a piazza Repubblica (fino alla partenza dei lavori per la riqualificazione), che ha visto il Comune coinvolgere, come progettisti dell’immagine che verrà realizzata sul telone, gli studenti del Liceo Artistico di Varese.

Il voto online si è aperto lunedì alle 17 e in poche ore aveva già toccato ottimi livelli di partecipazione. Le quattro opere tra cui scegliere sono state realizzate dagli studenti della 5° E dell’Artistico Frattini. Una giuria di esperti, tra cui , ha selezionato le 4 opere tra le 10 realizzate dai ragazzi e ora la parola è passata ai cittadini. Il link per partecipare al sondaggio è https://www.comune.varese.it/piazzarepubblica-votaildisegno.

«I cittadini stanno dimostrando di apprezzare la scelta dell’amministrazione di coinvolgere i giovani e puntare sull’arte e la cultura per un luogo per troppi anni dimenticato – dichiara , consigliere comunale che aveva seguito il progetto con il liceo Frattini – Da questo progetto è nato un percorso formativo per i ragazzi e una sinergia che ha portato a 4 opere, una più bella dell’altra, che ora i cittadini con il loro voto potranno scegliere».

Le quattro opere finaliste, oggi al voto dei cittadini, sono “Prenditi un attimo” di , che ha voluto «divertire chi osserva. In questo elaborato ho semplificato e riprodotto una mappa di Varese, evidenziandone i luoghi simbolo e i percorsi più caratteristici. Con un pizzico di spirito d’esplorazione, chiunque può così andare alla scoperta dei luoghi più significativi della nostra bella città attraverso una rappresentazione vivace, dinamica e ironica».

“Stringi Varese” di , che invece ha voluto «rappresentare le mani di diverse persone nell’atto di sostenere elementi vegetali e monumenti importanti della città. Volevo focalizzare l’attenzione sul senso di riappropriazione degli spazi urbani di Varese. Sono proprio le mani che spiccano in primo piano a modellare e creare una nuova idea di piazza. Rappresentano la ripresa e la cura delle bellezze artistiche che ci sono state tramandate».

“Scorci varesini” di , nei quali «racchiudo una visione nuova della città, un’unione di più punti di vista in una sola composizione. È una sovrapposizione di elementi urbanistici diversi, una sorta di collage di elementi per una rivisitazione dell’idea del paesaggio varesino».

Infine, “La pianta del futuro” di : «Con questa idea ho voluto rappresentare una giovane donna (che simboleggia la vecchia città e i suoi abitanti) mentre annaffia e cura una rigogliosa pianta, animata da giocosi bambini e abbellita da palazzi colorati ed edifici della città di Varese. Il messaggio del progetto è semplice ma non scontato: è il passato della città che si prende cura del futuro, come è giusto che sia».