Indagare sul passato della badante di un parente? Gli investigatori soddisfano la legittima curiosità

Il detective risponde

Prendo un’altra volta spunto dalla richiesta di una lettrice per parlare di badanti.

Non è che sia passato ad occuparmi di servizi sociali, anche se, in qualità di Presidente della associazione Onlus Angeli Urbani, ho maturato una certa esperienza anche in questo settore. La lettrice mi chiede se un investigatore privato è in grado di “indagare” nel passato di una persona, nella fattispecie la badante straniera di suo padre.

“Mio padre è molto cambiato da quando questa donna è entrata nella sua vita; da vedovo e depresso si è trasformato in un intraprendente ed arzillo vecchietto. E fin qui tutto bene, sono felice per lui. Ma ho il sospetto che la personalità della badante sia così forte e invasiva da arrivare a “plagiarlo”. Avendo letto nelle cronache che è accaduto che badanti, soprattutto straniere, abbiano plagiato e “circuito” i propri assistiti facendosi anche sposare o convincendoli a cedere loro tutti gli averi, sono preoccupata e vorrei sapere qualcosa in più sul passato di questa donna”

Gentile lettrice, certamente un detective privato può darle molte informazioni al riguardo, soprattutto se opera in un’Agenzia Investigativa di un certo livello che ha contatti di collaborazione con analoghi colleghi in altre parti del mondo. Non è al prima volta che ricevo richieste simili e devo dire che in molti casi le investigazioni hanno portato alla luce episodi o comportamenti nel passato di queste persone che hanno permesso di prendere per tempo dei provvedimenti, al fine di evitare il peggio.

Più volte mi sono recato personalmente con dei collaboratori nei Paesi da cui provengono prevalentemente queste assistenti e ho svolto le indagini in loco. Non si tratta, come potrà comprendere, di un lavoro facile; vi sono ostacoli da superare: la lingua, la naturale diffidenza verso chi pone delle domande e financo la Polizia del posto, che a volte ha voluto sapere lo scopo delle nostre richieste.

Comunque la relazione che viene consegnata al cliente dopo le indagini è sempre molto accurata e mirata a rispondere ai quesiti richiesti all’inizio del mandato; contiene solitamente oltre alle informazioni generiche anche eventuali precedenti penali, eventuale uso di droghe o di particolari farmaci, persino un’accurata cartella medica con tutti i precedenti clinici, per permettere al cliente di farsi un’idea realistica della personalità della persona che si occupa del proprio parente.

Sulla base delle esperienze pregresse, comunque, non mi limiterei a questo genere di indagini ma attiverei un controllo sulla persona interessata, soprattutto quando si trova ad occuparsi del suo “paziente”.

Abbiamo metodi e tecnologia (microcamere mimetizzate, microspie per l’audio) per farlo in tutta sicurezza e con la massima discrezione.

È così possibile sapere molto di più sul comportamento e sulla personalità del soggetto dell’indagine ed avere dati concreti per prendere eventualmente delle decisioni.

Come vede è possibile dare una risposta professionale alla sua legittima curiosità; si rivolga pure con fiducia ad un’Agenzia investigativa autorizzata e di provata esperienza, l’unica che potrà garantirle il massimo impegno nella ricerca e la certezza che il suo denaro verrà speso per servizi effettivamente resi.