La biblioteca rende omaggio a Edoardo Gallico. Dal sindaco alla famiglia, tutto il paese presente

Oltre a Danilo Centrella, folla di gente alla cerimonia di intitolazione della struttura al radiologo e cittadino onorario

Una cerimonia molto partecipata ha fatto da cornice all’intitolazione della biblioteca comunale di Cocquio Trevisago al professor Edoardo Gallico, già cittadino onorario e radiologo mantovano amante della pittura e della scultura, il cui nome resterà per sempre legato a quello della piccola cittadina.

A fare gli onori di casa, il sindaco che ha fortemente voluto che la biblioteca comunale, recentemente sistemata da un gruppo di volontari, venisse intitolata alla memoria del professor Gallico; il Comune ha dovuto chiedere una deroga al Prefetto di Varese, in quanto Gallico, nato nel 1920 e scomparso nel 2013, è deceduto da meno dei dieci anni previsti dalla normativa.

Molte persone ricordano con grande affetto il medico cocquiese, che per anni ha lavorato all’ospedale di Cittiglio, dove fu primario del reparto di radiologia per trent’anni, dal 1958 al 1988; tutti ne ricordano la profonda umanità, ma anche le doti artistiche e la grande disponibilità verso tutti. Alla cerimonia di intitolazione, oltre agli esponenti dell’amministrazione comunale di Cocquio Trevisago e alle associazioni del paese, hanno partecipato anche la Comunità Montana Valli del Verbano con il suo presidente Giorgio Piccolo, il consigliere regionale Luca Marsico, il consigliere della Provincia di Varese Giuseppe Longhin e rappresentanti dei Comuni limitrofi.

La targa ricordo di Edoardo Gallico si trova all’interno della biblioteca che grazie al lavoro di diversi volontari, ha ora una veste rinnovata e pronta ad accogliere le varie iniziative messe in campo dalla consigliera delegata alla Cultura Sara Fastame. La biblioteca e la targa sono state benedette dal parroco don Franco Trezzi, a cui è seguito un momento di ricordo della figura del professor Edoardo Gallico da parte delle figlie Dalia e Diana e di chi lo ha conosciuto come la professoressa Federica Lucchini.

La cerimonia inaugurale è proseguita con la presentazione della mostra fotografico “Cocquio nel ‘900”, curata dall’associazione culturale Menta e Rosmarino e con un intermezzo musicale ad opera della banda cittadina; per concludere al meglio la giornata, aperitivo per tutti offerto dagli alpini e dai commercianti del paese.