La generosità dei varesini per realizzare un sogno

Numerose e importanti le donazioni negli anni

Da sempre la fortuna degli ospedali varesini ha un fortissimo alleato nella generosità dei cittadini che se ne fanno carico con associazioni di volontariato, fondazioni per la raccolta fondi e donazioni di apparecchiature necessarie e tecnologicamente all’avanguardia.

Non fa eccezione il nuovo Polo materno infantile di Varese che viene inaugurato oggi, a dieci anni dalla sua prima progettazione, grazie a oltre 40 mila euro di fondi pubblici investiti, cui si aggiunge l’impegno tutt’altro che trascurabile, di diverse associazioni.

Primo tra tutti la Fondazione Ponte del sorriso, che con caparbia determinazione non solo ha realizzato la progettazione definitiva (indispensabile al primo massiccio finanziamento di 21milioni di euro di fondi statali), ma ha procurato finanziamenti per quasi 3milioni di euro. Oltre a tutto il lavoro portato avanti quotidianamente, assieme al Comitato per la tutela del bambino in ospedale, per promuovere la cultura dell’umanizzazione delle cure pediatriche, in corsia come per strada, tra la gente. All’interno

dell’Ospedale Del Ponte sono attive da anni altre associazioni che contribuiscono ad arricchire i servizi offerti dall’ospedale. Come la Fondazione Ascoli, che da anni finanzia attrezzature, borse di studio e persino salari al personale di reparto per consentire ai piccoli pazienti oncologici di ricevere qui al Del Ponte, in day hospital, le migliori cure e terapie conosciute. Importante anche il supporto della Fondazione Nidoli, che ha più volte sostenuto la neonatologia (da ultimo, a luglio, donando un modernissimo ecografo per prematuri). Sempre sulla neonatologia è attivissima l’associazione Tincontro, che da un lato sostiene anche psicologicamente i genitori e i familiari dei piccoli ricoverati in Terapia intensiva, dall’altro contribuisce al benessere dei piccolissimi nascituri con la musicoterapia. Accanto a loro una serie di singoli donatori, mossi da storie personali, che contribuiscono ad arricchire la dotazione di strumenti dell’ospedale.

Oltre ai 21 milioni di fondi statali arrivati a Varese sette anni fa per la costruzione del nuovo padiglione Michelangelo, per rendere possibile il suo funzionamento sono stati acquistate nuove apparecchiature per 7 milioni di euro. A questo si sono aggiunti, a inizio anno, alti 18 milioni di euro stanziati da Regione Lombardia per coprire i fabbisogni del nuovo ospedale pediatrico di Varese, tra le maggiori spese per il personale e i costi di funzionamento (cifra destinata a rientrare, secondo le stime del Pirellone, che prevedono 7 mila ricoveri e 1.500 prestazioni sanitarie in più l’anno, per un incremento di 17 milioni di euro di ricavi). L’obiettivo della direzione è quello di chiudere entro fine anno le nuove assunzioni (circa un centinaio), che porteranno al Del Ponte 42 nuovi infermieri, nove neuropsichiatri infantili, e ancora pediatri, ginecologi, chirurghi, ostetriche e altre figure paramediche. Entro dicembre quindi il nuovo ospedale dovrebbe andare a regime, ma rimane da «valutare di concerto con la direzione ospedaliera» l’ipotesi di finanziare la terza fase dei lavori (circa 15 milioni) per l’abbattimento dell’ottagono e il completamento dei lavori per creare attorno ai piccoli pazienti un ambiente amichevole, caldo e familiare.