La nostra storia. L’antica origine della Carta Varese

L’associazione ci porta ancora una volta alla scoperta delle curiosità “dimenticate” del territorio. E ci svela dove nacque il celebre prodotto che almeno una volta nella vita tutti quanti abbiamo avuto modo di usare

– È rinomata, da tantissimi utilizzata. E soprattutto amata. È la Carta Varese, entrata in tutte le nostre case. Ma come nasce?

La sua storia ce la racconta Paola Molinari de “La Varese Nascosta”, che ha utilizzato come fonte più che autorevole chi da oltre mezzo secolo con la carta ci lavora. Ovvero la Cartoleria Villa, la cui storia inizia nel lontano 1941.

«Questa storia mi ricorda tanto la casa della mia nonna dove tutti i mobili della sala e della camera erano rivestiti internamente di questa meravigliosa carta» scrive Paola Molinari.

La nascita della Carta Varese

«Siamo abituati a chiamarla così, la raffinata carta decorativa con la stampe fiorata a giglio, ma vi siete mai chiesti perché porta il nome della nostra città?» è l’incipit che troviamo nel sito della storica cartoleria.

La storia di questo importante prodotto, apprendiamo, ha origini lontane, «inizia nella seconda metà del 1600 nella città veneta di Bassano del Grappa che acquisì fama mondiale per l’attività editoriale della Stamperia Remondini».

«La loro produzione – continua il testo – comprendeva libri di devozione, di storie popolari, immagini di santi, carte per legatoria e da parati, molto usata dagli artigiani mobilieri per rivestire gli interni dei mobili. Dopo un secolo la stamperia dei Remondini aveva assunto dimensioni notevoli, contava ben 18 torchi per impressioni tipografiche e xilografiche, 24 per incisioni in rame, attrezzature per la stampa di carte speciali e le carte da parati, 4 cartiere e una fonderia per i caratteri in piombo che davano lavoro ad oltre 1.000 operai: un vero impero della stampa che divenne vivaio per i più abili incisori e bulinisti del tempo.

La diffusione della produzione avveniva a mezzo di venditori ambulanti, principalmente i tesini provenienti dal trentino con attività in tutta Europa, nelle Russie e anche nelle Americhe».

Arrivò quindi la caduta della Repubblica di Venezia e la stamperia iniziò il suo declino.

«Tra il 1859 e il 1860, dopo ben duecento anni di attività, le linee produttive della stamperia Remondini vennero separate e cedute a vari produttori».

Qui inizia la storia varesina della carta. Da Bassano del Grappa, infatti, le matrici lignee relative alla carta decorativa giunsero a Varese. E da qui nacque sa Carta Varese carta Varese, che venne stampata fino all’inizio del Novecento dalla Cartiera Molina di Malnate.

«Nel 1957 la produzione delle carte decorative ritornerà a Bassano del Grappa grazie alla donazione del conte Sguardi, erede dei Molina, di tutti i legni originali Remondini utilizzati per la produzione della Carta Varese, e prenderà nuovamente vita grazie all’attività della Cartiera della Famiglia Tassotti.

I Tassotti hanno cercato e riordinato, in collaborazione con il museo di Bassano, legni, rame, stampe originali dei Remondini e oggi producono un vastissimo campionario di carte da regalo e per decorazione, quaderni, set da scrivania, biglietti di auguri, dalle fantasie e soggetti più disparati».

Fonte:
https://www.villavarese.it/la-carta-varese/.