La scuola Canziani traslocherà. L’edificio non è sicuro per i bambini

La giunta ha incontrato i genitori, e garantito che preserverà l’identità dell’istituto

– La primaria “Enrico Canziani”, la scuola che tutti vorrebbero avere, come ha detto durante la riunione di ieri sera in Sala Matrimoni di Palazzo Estense trattenendo le lacrime la preside del comprensivo Varese 2 Anna Rita Politi, chiude per inagibilità, e dal 10 settembre le sei classi del plesso con i 120 bambini iscritti verranno trasferite alla “Don Bosco” di via Busca, una traversa di viale Aguggiari.

Una doccia fredda che i genitori hanno digerito con compostezza e molta commozione di fronte al sindaco Davide Galimberti, che si è assunto l’ingrato compito di spiegare la situazione, ma anche l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Civati e ai dirigenti Andrea Campane dei Servizi Educativi e l’architetto Andreoli dei Lavori Pubblici. Scusandosi per il poco preavviso della decisione, il primo cittadino ha spiegato dell’esigenza di far fare un aggiornamento della perizia statica già eseguita nel settembre 2014.

Gli esiti giunti il 4 luglio hanno evidenziato criticità strutturali che rendono inutilizzabile l’edificio, legati sia ai rischi sismici già rilevati tre anni fa ma anche alla resistenza ad eventi atmosferici quali vento e neve. L’intervento di minima per la messa in sicurezza costerebbe al Comune mezzo milione di euro, quello di messa in efficienza totale un milione e mezzo: cifre che l’amministrazione allo stato attuale non può permettersi né tantomeno prima dei prossimi tre anni. E siccome la sicurezza viene prima di ogni altra cosa, ci si è immediatamente attivati per risolvere l’emergenza del rientro per il prossimo anno scolastico. È stata così individuata la soluzione migliore nella scuola di via Busca, simile per caratteristiche alla Canziani: ospita 70 bambini e fa parte dello stesso comprensivo, con una parentela dunque già avviata fra il corpo docente. Per arrivare pronti a settembre ci sarà bisogno di eseguire interventi strutturali sulla “Don Bosco” per riadeguare il piano inferiore, attualmente occupato dalle Guardie Ecologiche: verranno impiegati 40 mila euro per ricostruire le aule presenti in origine, per sistemare i bagni, rendere a norma gli impianti e tinteggiare; tutte le dotazioni didattiche della scuola verranno trasferite nel nuovo edificio. Il capogruppo del Pd Luca Conte è intervenuto sulla vicenda: «Occorre tuttavia sottolineare come non sia questo, in realtà, un fulmine a ciel sereno, ma come si tratti purtroppo della punta di un iceberg rappresentato da scuole comunali sulle quali è mancata una lungimirante pianificazione politica e alle quali per anni non sono state destinate le necessarie risorse, sino a giungere (in questo unico e speriamo isolato caso) a mettere a rischio la sicurezza stessa all’interno dell’edificio».