La squadra di Iannini è già al lavoro. Con cinque modifiche al Piano Sosta

Le proposte a firma Mattia Colombo. Dai 15/30 minuti «gratis in zona asili e ospedali alla tariffa unica per gli abbonamenti»

A ventiquattr’ore esatte dalla presentazione della nuova squadra, il Gruppo Misto Alternativa Costruttiva rifondato da lancia la sua prima sfida firmata da , delegato per la Commissione Bilancio nonché portavoce della rinata Varese Civica.

Fermo restando che «il tentativo di riordinare la sosta e l’utilizzo di alcune zone sensibili sulla base di studi e analisi approfonditi, l’incentivazione del servizio di TPL, la promozione della mobilità sostenibile» secondo il manager santambrogino sarebbero da salvare, «il Piano Sosta manca di misure di revisione della viabilità o interventi finalizzati a potenziare i servizi di TPL; ecco quindi cinque proposte per definire nel breve periodo alcuni correttivi sulla base dei princìpi “paghiamo il giusto, paghiamo tutti” e “semplifichiamo la vita a tutti”.

Primo, «introdurre in tutti gli stalli blu la sosta gratuita fino a 15/30 minuti, a seconda delle zone, in particolare in prossimità dei servizi essenziali ad alta rotazione (dando priorità nell’ordine a ospedali, asili, scuole e stazioni)»; secondo, «introdurre una tariffa unica per gli abbonamenti, portandola a 20-30 euro/mese, semplificando anche le procedure amministrative (gli abbonamenti sono erogabili direttamente dalle colonnine e, pertanto, con il superamento della distinzione tra utenti frequenti e pendolari i pass rilasciati dal Comune diventerebbero superflui); anche la distinzione tra aree pendolari e utenti frequenti potrebbe essere ridimensionata o eliminata, ove possibile».

Terzo, «rimodulare le tariffe dei permessi-residenti, con revisione delle tariffe per le tutte le auto di famiglia, compresa la prima auto, che tornerebbe a pagamento almeno nelle zone più centrali»; quarto, «introdurre una limitazione nella gratuità della sosta per le auto ibride e per quelle elettriche (ad esempio, in base alle emissioni di CO2 o alla potenza), al fine di escludere veicoli “premium” dall’esenzione».

Quinto, «equiparare il costo del biglietto Park&Bus alla tariffa ordinaria urbana, con possibilità di abbonamento a 15-20 euro/mese, per incentivare comunque l’uso del mezzo pubblico rispetto all’auto privata».