Lega senza soldi Forza Italia: «La nostra sede di Varese per voi»

Azzerati i conti correnti del partito. La solidarietà di Comi e Marsico: «Amici, vi offriamo aiuti logistici»

– Conti correnti bloccati, Lega Nord in ginocchio. «Non c’è una sezione che possa disporre di un euro per pagare una bolletta, un volantino, una manifestazione» ammette il vicesegretario . Forza Italia in soccorso: «La nostra sede di Varese è a vostra disposizione» l’offerta di .

Il segretario provinciale del Carroccio s’è visto azzerare da un momento all’altro il conto corrente della sede provinciale. «Sono rimasto allibito – racconta Bianchi – Nelle varie sezioni locali, un conto corrente dietro l’altro, contemporaneamente, con un clic ci siamo trovati senza un euro in banca. Al di là della sproporzione tra il contestare 400mila euro di finanziamenti pubblici distratti da singoli soggetti e sequestrare 48 milioni di patrimonio del movimento, è quantomeno singolare che sia stato bloccato, faccio un esempio, il conto della mia sezione di Morazzone, alimentato solo con gli introiti del tesseramento, della vendita dei gadget e con i contributi volontari dei militanti, tutti soldi che con il finanziamento pubblico non hanno niente a che vedere».

Così la Lega si ritrova senza un becco d’un quattrino per sostenere le minime attività quotidiane: pagare le bollette e gli affitti, comprare le risme di carta per stampare i volantini. Stamattina i pullman partiranno per il raduno di Pontida «solo grazie all’autotassazione dei militanti», ammette il segretario. «Così si uccide un partito. Anche se tornerà indietro come un boomerang».

Bianchi ieri ha ricevuto la solidarietà dei vertici di Forza Italia, nelle parole della coordinatrice provinciale Lara Comi e del consigliere regionale . «Togliere la possibilità di esercitare le prerogative costituzionalmente riconosciute ai partiti politici attraverso provvedimenti giudiziari costituisce un pericoloso precedente – secondo Marsico – Nell’esprimere solidarietà agli amici della Lega, offriamo disponibilità logistiche immediate presso la nostra sede varesina di via Carrobbio laddove ve ne fosse necessità».

Un clima collaborativo che a livello nazionale forse avrebbe potuto essere più tempestivo, a sentire le parole espresse ieri dal vicesegretario del Carroccio Giancarlo Giorgetti: «In una situazione di una gravità inaudita, di pericolo per la democrazia, ci sentiamo un po’ soli – lo sfogo di ieri a Matera – nel momento del dolore, della malattia, non ho ancora sentito una parola da parte di Silvio Berlusconi e di Giorgia Meloni rispetto a un’azione che ci impedirà di fare campagna elettorale per i referendum e le elezioni. C’è solo precedente, nella Turchia di Erdogan».