Mille euro da destinare ai terremotati. La battaglia per La Quiete è solidale

I dipendenti della clinica hanno raccolto anche oltre trecento firme a sostegno della struttura durante la grigliata di settimana scorsa

Oltre 300 firme per salvare La Quiete e mille euro raccolti da donare alle popolazioni terremotate.

Arrivano i numeri ufficiali della grigliata solidale organizzata (e gestita) dai lavoratori della clinica varesina da mesi impegnati in una vera e propria Resistenza per salvare la prestigiosa struttura sanitaria dalla chiusura.

La grigliata si è svolta venerdì scorso: l’evento ha preso il via alle 16.30. Già alle 18 è apparso chiaro ai presenti che sarebbe stato un successo. La città non ha voluto lasciare sola la sua clinica, e i 60 lavoratori che sono diventati un esempio straordinario di amore per il proprio lavoro, presentandosi ai cancelli della struttura di via Dante pronti ad aderire alla raccolta firme promossa dalla Cgil contro la chiusura della clinica e a gustarsi una salamella accompagnata da una birra ghiacciata sapendo che l’intero ricavato dell’iniziativa (coperte le spese) sarebbe stato destinato alle popolazioni colpite dal terremoto. E in particolare il grande cuore de La Quiete avrebbe battuto all’unisono con gli abitanti di Castelluccio di Norcia, meraviglioso borgo raso al suolo dal sisma che i residenti rifiutano di abbandonare ma che, anzi, hanno già iniziato a ricostruire.

«I cittadini di Varese hanno risposto prontamente all’invito schierandosi al fianco dei lavoratori per scongiurare l’ipotesi di chiusura dello storico polo della sanità varesina e in poche ore sono state raccolte più di 300 firme a sostegno dei dipendenti della clinica e altre se ne sono aggiunte nei giorni seguenti – spiegano Cinzia Bianchi e Davide Farano, tra i sindacalisti che stanno portando avanti la battaglia per salvare la struttura – Oltre alle firme i cittadini hanno dato prova di grande generosità,

permettendo ai dipendenti di raccogliere fondi da donare all’associazione “Per la vita di Castelluccio di Norcia Onlus” che, tolte le spese, ammontano alla considerevole cifra di 1000 euro». La Resistenza dei lavoratori va avanti. «Sappiamo – spiegano i rappresentanti sindacali – che sono state presentate due proposte per l’acquisto della clinica». Per questo dalle 11 di domani è stato indetto un presidio in piazza Cacciatori delle Alpi davanti al tribunale di Varese. Durante il presidio Fp Cgil (al quale tutti sono invitati a partecipare) una delegazione sindacale consegnerà al giudice Miro Santangelo, che ha seguito il maxi fallimento entro il quale è incappata anche la clinica, le firme raccolte tra i varesini per dire no alla chiusura della struttura. Venerdì è previsto un nuovo accesso alla struttura dell’ufficiale giudiziario: è probabile che in quel frangente si definirà il futuro de La Quiete. Sia chiaro che, a prescindere, «i lavoratori continueranno la loro Resistenza». E Varese sarà al loro fianco. 
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