Oggi chiude il Beccaria. La sede è già in vendita

Brunella - Come ha già fatto il Sirio, il centro di via Crispi si trasferisce: il “distretto sanitario” ormai non esiste più

Si sfalda il distretto sanitario di Varese, ma il quartiere che l’ha ospitato per vent’anni, forse, ci guadagna. Almeno in termini di vivibilità.
Ad essere onesti il cambiamento era nell’aria già da tempo, e nulla ha a che vedere con l’intricata vicenda della Quiete, clinica privata di via Dante che la città cerca di salvare, appena al di là dei confini del rione.
Tutto è accaduto precipitevolmente in un mese o poco più: a fine giugno chiudeva per sempre la sede di piazza Giovanni XXIII (affacciata su via Crispi) del Centro Sirio,

e questa mattina tocca al Beccaria, storicamente di casa all’angolo tra via Crispi e via Hermada, a un centinaio di metri di distanza dal primo. Due centri medici privati (ma convenzionati con il Sistema sanitario regionale), che i varesini hanno imparato a conoscere e ad apprezzare in maniera crescente, tanto da costringere entrambi a cercarsi degli spazi più ampi.
Così Sirio ha già riaperto ad Avigno, mentre il Beccaria comincerà una nuova avventura a fine agosto, nella nuova sede di Casbeno.
L’unica struttura privata ad offrire ancora prestazioni sanitarie convenzionate alla Brunella è il consultorio familiare La Casa, che quest’anno festeggia il suo 50° anniversario e che soprattutto negli ultimi anni ha ampliato i servizi offerti sul sociale per aprire anche al campo sanitario, prevalentemente con ambulatori gineco logici-ostetrici, psicologici e pediatrici.
Così il quartiere si ritrova all’improvviso privato di una vocazione, con cui non è sempre stato facile convivere, e con tanto spazio da ripensare. A tutto vantaggio dell’area residenziale. In vendita la villetta del Beccaria (nella foto in alto), così come è già sul mercato l’ex sede del Sirio, affidata a Tecnocasa assieme a tutto l’imponente complesso di piazza Giovanni XXIII (nella foto in basso), con i negozi e i portici a pian terreno e gli appartamenti ai piani superiori. Proprietario dello stabile, per un valore che sfiora i 10 milioni di euro, è il Fondo pensioni Cariplo, che già da tempo ha messo l’immobile nel piano delle alienazioni. «Con ogni probabilità, e con i dovuti ritocchi interni, gli spazi occupati dal centro Sirio torneranno a essere degli appartamenti», fanno sapere da Tecnocasa, che punta sul residenziale.
Del resto gli altri condòmini pure preferirebbero una soluzione del genere, per evitare eccessivo via-vai di estranei nel caseggiato e per avere maggiore vivibilità anche in termini di traffico, confusione e comodità di parcheggio.
L’obbiettivo è riacquistare vivibilità e prestigio residenziale per un quartiere, quello della Brunella, a due passi dal centro e ben servito, nonostante alcune criticità viabilistiche e di degrado (come l’abbandono dell’ex Aermacchi).
Cambiamenti che alla fine potrebbero giovare anche alle attività commerciali, in sofferenza a giudicare dal numero crescente di vetrine vuote sotto i portici della piazza.