Patenti irregolari a 300 camionisti. Dodici arresti tra Varese e Como

Giro di vite di Polizia stradale e Finanza su Motorizzazione ed autoscuole

Patenti irregolari per 300 camionisti: 12 arresti e decine di perquisizioni tra Varese e Como.

È l’esito dell’operazione ’Porte aperte’ che ha visto la collaborazione di polizia stradale e guardia di finanza: agenti e militari nella mattinata di ieri hanno eseguito 12 misure cautelari (7 custodie in carcere e 5 arresti domiciliari) nei confronti di funzionari della Motorizzazione civile di Como e titolari di autoscuole che hanno rilasciato in modo fraudolento abilitazioni relative a carte di qualificazione del conducente e certificati di formazione professionale a più di 300 autotrasportatori. L’indagine, coordinata dalla procura di Como, ha riguardato il settore della organizzazione e gestione dei corsi professionali a frequenza obbligatoria per gli aspiranti autotrasportatori di cose e persone e di merci pericolose nonché degli esami prescritti per ottenere le abilitazioni previste.

Tra le persone colpite da misura cautelare vi sono il funzionario della Motorizzazione civile incaricato di presiedere gli esami per il rilascio della licenza quinquennale per il trasporto di merci pericolose e i referenti di tre autoscuole comasche, incaricati di tenere gli esami di abilitazione per guidare camion adibiti al trasporto di merce e di persone a fini commerciali. Le accuse ipotizzate dalla procura sono di associazione per delinquere, corruzione e falso materiale e ideologico. In sostanza il funzionario della Motorizzazione e i responsabili delle autoscuole,

incaricati di un pubblico servizio, avrebbero ricevuto compensi per rilasciare le autorizzazioni senza che i camionisti avessero titolo per averle. Si parla di “mazzette” che oscillavano dai 250 ai 800 euro a “favore”. In particolare le autoscuole avrebbero organizzato i corsi falsificando i verbali in modo da far risultare presenti camionisti in realtà impegnati nel loro lavoro. Gli inquirenti parlano espressamente di esami fantasma, oppure di prove dove i candidati lasciavano in bianco le risposte dei test che venivano poi invece completate dagli istruttori delle autoscuole coinvolte.

Sono 78 i casi di esame fantasma accertati sinora dagli inquirenti impegnati nell’inchiesta. Il funzionario della Motorizzazione è inoltre accusato di avere compilato di suo pugno delle schede di esame. Nel corso dell’indagine i poliziotti hanno revocato la licenza a centinaia di autotrasportatori. Si tratta, ovviamente, di illeciti ad altissimo pericolo sociale. Almeno 300 autotrasportatori non avevano i titoli per poter circolare, sulla carta non avevano nemmeno mai appreso le regole del codice stradale. Nonostante questo queste persone circolavano liberamente, guidando mezzi pesanti, e percorrendo centinaia di chilometri. Mettendo potenzialmente a rischio la vita di decine di automobilisti e di altri utenti della strada. L’inchiesta non è chiusa, le indagini proseguono. Sotto sequestro sono finiti decine di documenti e alcuni Pc che saranno posti al vaglio degli inquirenti al fine di scoprire se vi siano altri casi di illeciti oltre a quelli già emersi sino ad oggi.