Pioggia in vista? Macché… Almeno fino a domenica

Le previsioni lasciano poche speranze a chi attende l’autunno

Si dovrebbe iniziare analizzando la sinottica meteo attuale in Europa, cercando di captare segnali perturbati significativi in avvicinamento sulle nostre regioni, ma in questi giorni e in questo momento bisogna parlare chiaro e dire che lo scenario è uno solo e anche fin troppo evidente: non piove e non lo farà nel breve termine. Chi ripone le proprie speranze nella pioggia per fermare gli incendi e la siccità disastrosa degli ultimi mesi dovrà quantomeno attendere altri 5-7 giorni, prima non c’è alcuno spiraglio di cambiamento.

Rovistando nel medio-lungo termine potremmo accennare qualcosa per la giornata di domenica, dove forse una perturbazione Atlantica dovrebbe riuscire a portare un sospiro di sollievo dal cielo. Ma la distanza impone di andare cauti, soprattutto in un periodo dove muri anticiclonici sembrano costruiti con il cemento armato.

E a tal proposito i numeri nella casella “mm caduti” sono lì da vedere, parlano da soli: 4 mm nel solo mese di ottobre sono inaccettabili, considerando inoltre che questo è un periodo altamente piovoso – come da statistiche – per la nostra provincia e non solo. Il problema è che carte meteo alla mano anche l’inizio del prossimo mese potrebbe proseguire sulla falsa riga di quello precedente, lasciando poco spazio ai fronti perturbati di sanare il deficit pluviometrico diventato oramai importante.

Anche da un punto di vista termico le cose non vanno affatto bene. Chiudiamo di nuovo a +2 gradi dalla media mensile trentennale e a pelle ce ne saremo accorti un po’ tutti. Vorremmo confidare in un novembre fresco, piovoso e nevoso a quote medio-alte per dare una mano anche ai nostri poveri ghiacciai. E poi sì, le prime vere sfreddate quelle che portano la temperatura prossima a zero gradi. Oggi sembra tutto proiettato verso un vertiginoso picco termico all’insù e a perturbazioni sempre più rapide e allo stesso tempo violente. Le vie di mezzo, le care “mezze stagioni”, le stagioni hanno subito un repentino mutamento dal trend alquanto preoccupante. Accorgersene è il primo passo, affrontarlo sarà quello successivo.