Sempre di corsa, in alto c’è la luna

20 DOMANDE A...Piero Galparoli. Concludiamo l’anno con le risposte del nostro editore. E i suoi sogni ad occhi aperti


Da sempre Galpa.


Sono nato l’8 aprile del 1967.


Editore del quotidiano “La Provincia di Varese”.


Innamoratissimo, e se guardo in alto c’è ancora la luna.


Fino alla fine Forza Varese.

Polenta e bruscitt come la fa mia mamma e la cassoeula preparata e cucinata da mio papà.


Calcio da ragazzo, ho militato nei settori giovanili del Bosto e del Varese, ed attualmente runnig. La mia più grande soddisfazione è aver concluso la Maratona di Ginevra in 3h:50; tanta fatica ma altrettanta soddisfazione.


Mi posso ormai considerare un ateo politico o, come diceva Nietzche, un “Nichilista Attivo”.


“Sempre il mare, uomo libero, amerai! Perché il mare è il tuo specchio”. (Charles Baudelaire)

Una bottiglia di Galpa e le uova, da cucinare in tutte le maniere.


Galpa, di tutti i colori, anche a cena.


Telefonino, strumento di lavoro imprescindibile.


Varese in agosto, soprattutto nelle due settimane centrali; camminare per la città senza il caos dei mesi lavorativi è una goduria.

Varese perché è la mia città, Barcellona perché è la meta del cuore.


Il mio sogno è la realtà che sto vivendo.

All’età giusta e comunque da maggiorenne.

Benito Mussolini e Che Guevara.

Sono due: “Così parlò Zarathustra -Un libro per tutti e per nessuno”di Friedrich Nietzsche e “L’elogio della Follia” di Erasmo da Rotterdam.

“L’una per Te” di Vasco Rossi, “Il Cacciatore” di Michael Cimino ma anche “L’attimo fuggente”. Poter far parte de “La setta dei Poeti Estinti” è ancora un mio desiderio ricorrente.


Come dice il mio amico Maccecchini a tutti auguro di avere tanta salute.n