Travolge una moto a gavirate e si dà alla fuga. Arrestato marocchino: era ubriaco

L’incidente sulla statale 394. Il biker è arrivato in ospedale in condizioni gravi ma ora è fuori pericolo

– Investe un motociclista e fugge: pirata della strada arrestato dai carabinieri della stazione di Gavirate. L’incidente è avvenuto sabato notte. In manette è finito un trentacinquenne marocchino, disoccupato, accusato di lesioni gravissime, fuga e guida in stato d’ebbrezza.

L’incidente è avvenuto sulla strada statale 394. Strada che da sempre viene additata come pericolosa con i sindaci dei Comuni che la attraversano che in più occasioni hanno chiesto interventi di messa in sicurezza. L’automobilista ha investito il motociclista immettendosi da una laterale. Lo scooter è volato sull’asfalto, così come il suo conducente.

Il trentacinquenne non si è fermato: ha dato gas ed è fuggito. All’incidente hanno assistito alcuni testimoni. Sono stati loro a chiamare i soccorsi. Il motociclista è stato trasportato in ospedale a Milano: le sue condizioni erano gravi. Fortunatamente adesso l’uomo non si trova in pericolo di vita.

I carabinieri di Gavirate hanno dato il via ad un’indagine rapidissima ed efficace. I testimoni hanno dato una grossa mano dando uno descrizione della vettura. All’appello c’era anche parte del numero di targa. I militari, analizzando i pezzi della vettura rimasti sull’asfalto dopo l’impatto, e i segni di vernice lasciati sullo scooter in seguito all’urto, hanno ricostruito il puzzle trovando i pezzi mancanti. Il trentacinquenne è stato raggiunto poco dopo l’incidente: era ubriaco. Per lui sono scattate le manette.

Il nuovo codice non ammette tolleranza nei confronti del fenomeno della pirateria stradale. Un fenomeno purtroppo in aumento che in provincia di Varese ha un precedente devastante. , studentessa di 17 anni investita e uccisa a Varese nel settembre dell’anno scorso. Il suo investitore fu arrestato due giorni dopo: è stato condannato in sede di rito abbreviato per omicidio stradale a sei anni.

Il trentacinquenne è attualmente in carcere ai Miogni. I difensori contesteranno l’accusa di guida in stato d’ebbrezza che però cadrà se i militari potranno dimostrare che l’uomo aveva bevuto prima di mettersi al volante.