Trentamila fanculo al cancro

Indimenticabile - Tanti striscioni, emozioni e un fiume di gente al Franco Ossola per Fuck The Cancer

Urliamolo insieme ancora come lo hanno urlato le migliaia di persone che ieri hanno riempito il Franco Ossola: «Fanculo il cancro». Perché è stata una giornata bella, intensa, commovente, piena di partecipazione e di orgoglio.
Sì, orgoglio, perché è il sentimento che si percepisce chiaramente nel sorriso di papà Gibe e di mamma Angela. Orgoglio nel vedere i ragazzi della curva nord che hanno organizzato un evento stupendo e pieno di significato. Orgoglio nel sentire la calda partecipazione di una città intera che non si è tirata indietro nel giorno dedicato al ricordo di e alla raccolta fondi per la fondazione Giacomo Ascoli.

“You can’t save people, you can only love them” è lo striscione che domina il settore distinti: non puoi salvare le persone, puoi solo amarle. Ieri chi era presente al Franco Ossola ha lanciato un grande messaggio di amore e di solidarietà. Chi ha organizzato, chi ha collaborato, chi c’è stato, chi ha partecipato all’asta, ha tenuto vivo il ricordo di Erika e ha contribuito a regalare speranza e sostegno alla Fondazione Giacomo Ascoli.
Altri striscioni hanno contornato gli spalti: sulla curva nord,

“Il sorriso non lo perderai mai qualunque cosa accada”, e poco più in là, “Non hai lasciato un vuoto, hai riempito uno stadio”.
Fin dal pomeriggio, il prato del Franco Ossola si è riempito grazie anche all’asta di magliette e cimeli che ha accompagnato nelle settimane e nei giorni scorsi l’attesa per l’evento. Il momento più importante, e toccante, è stato attorno alle 20: sul palco e , assieme al volto dell’Eredità e a , hanno condotto l’asta delle magliette più richieste nei rilanci online.

Prima, però, è stato chiamato sul palco per raccogliere l’applauso del pubblico di Varese, assieme a . Le magliette sono andate a ruba e le offerte sono state davvero generose. La più alta quella per la maglietta di Maradona, che è stata assegnata a , dirigente del Varese, che è arrivato ad offrire 2100 euro. Ha riscosso successo, come previsto d’altronde, anche la divisa azzurra del Barcellona numero 10 di Lionel Messi, che è stata venduta a 1700 euro, mentre la numero 8 della Juventus di Claudio Marchisio ha raggiunto quota mille euro ed è stata regalata da un «ignoto benefattore» ai ragazzi del Liceo Frattini di Varese, presenti sotto il palco.
Il papà di Erika, , è stato chiamato sul palco assieme alla moglie e ha voluto ringraziare così tutti coloro che hanno risposto presente ieri: «Io ringrazio tutti voi, ringrazio i ragazzi della curva che hanno messo in piedi uno spettacolo del genere. Sono contento davvero, perché abbiamo realizzato il sogno di costruire una camera asettica per la fondazione Ascoli, ma sono convinto che possiamo raggiungere anche una cifra necessaria per le due camere. Io ci credo e vi ringrazio ancora». Papà Gibe si è anche portato a casa due magliette: quella di Pavoletti, che è stata rilanciata fino a 1050 euro e che il vincitore dell’asta ha voluto regalare proprio al padre di Erika, così come i giocatori del Varese Calcio (Marrazzo, Gheller, Luoni e Capelloni) che si sono aggiudicati con un rilancio di 500 euro la maglia di Luca Toni, regalandola a Gibe.
Le altre magliette battute sul palco sono state quella di Nainggolan, calciatore della Roma, che è stata venduta a 600 euro, quella di Tassone, giocatore di calcio a 5 della Vedanese, aggiudicata a 500 euro, quella di Higuain che ha raggiunto quota 550 e quella di Jamie Vardy, 700 euro. L’asta delle magliette, il cui ricavato andrà interamente alla Fondazione Giacomo Ascoli, ha superato quota 30 mila euro raccolti. Un risultato straordinario che potrebbe veramente realizzare il sogno di papà Gibe, ossia quello di costruire non una, bensì due camere asettiche per le cure ai bambini affetti da tumore. Inoltre, andranno conteggiati anche i ricavi dagli stand gastronomici, che verranno altresì devoluti con il medesimo fine.