Una Pasquetta ruspante per agriturismi

Gusto e relax - Incognita meteo? Nessun problema: ecco sei proposte dove passare il lunedì dell’Angelo

– Il meteo parla chiaro: “l’Angelo” arriverà a Varese e dintorni tra nuvole e pioggia. Lo scenario migliore sarà quello della variabilità meteorologica, non comunque il contesto ideale per immaginare una gita fuori porta o un pic-nic all’aria aperta. L’alternativa? È quella classica e assai gettonata dell’agriturismo, scelta che quest’anno sarà ad appannaggio di molti secondo i dati nazionali diffusi dall’agenzia Agriturist. Nei luoghi che uniscono buona cucina, cortesia familiare, contatto con campagna e animali da allevamento si annuncia il tutto esaurito per le feste pasquali.

Anche nella Città Giardino e nella sua provincia, territorio piuttosto attrezzato nel campo: numeri ufficiali non ne esistono, ma sono circa 80 gli agriturismi del Varesotto. L’offerta si diversifica molto, in termini di qualità, di dimensioni e di servizi, arrivando a rispondere a ogni esigenza dell’utenza.
La Provincia di Varese ve ne consiglia sei, sei modi di passare in modo diverso il lunedì di Pasquetta e non solo. Da un punto all’altro del Varesotto sono queste le nostre proposte per gustare piatti tipici e genuini, immersi nell’atmosfera rilassante e insieme ruspante che solo questo tipo di accoglienza sa offrire.

Tra le colline che circondano il lago di Varese – siamo nella frazione di Bernate – ha sede uno degli agriturismi più rinomati e frequentati della provincia. Dalle dimensioni imponenti, sia come capacità ricettiva, sia come capacità agricola (sono circa 150 mila i litri di latte prodotti ogni anno), la fattoria Pasqué vanta una buona nomea nella ristorazione, accogliendo i suoi visitatori con la prelibatezza di formaggi e salumi di produzione propria. Per Pasquetta saranno proprio questi ultimi i re di un antipasto seguito da lasagnette, risotto alla zafferano con ragù di galletto, “salsiccini”, galletto al girarrosto, filetto alla griglia e tortino di asparagi e pancetta. Non avete tempo di fermarvi a mangiare? Una breve sosta per il famoso gelato della fattoria vale anch’essa, e da sola, il viaggio.

La sorpresa dei bambini, a tu per tu – magari per la prima volta nella loro vita – con gli animali da allevamento, è uno dei buoni motivi per frequentare un agriturismo come la tenuta Canale, immersa sulle alture e tra i boschi sopra il paese di Azzate. Vacche, vitelli, tori, pony, capre, pecore, oche, galline, conigli, maiali, asini: sono tanti gli ospiti fissi delle stalle, cui si può accedere per un contatto diretto molto piacevole agli occhi dei più piccoli. I quali, poi, possono usufruire di uno spazio per i giochi costituito da un enorme prato che degrada dal ristorante. La cucina è semplice ma genuina, anch’essa a “metro zero” perché basata su carni e formaggi di produzione propria. Da provare a tutti i costi, quando presente sul menù, l’ottimo ossobuco.

Pranzare praticamente in riva al lago di Varese, in un’azienda che unisce terra e acqua, gastronomia e turismo, tradizione e rielaborazione? Da fare. Alla fattoria Gaggio il pranzo di Pasquetta sarà l’occasione di provare gli ottimi salumi dell’azienda (coppa, salame e pancetta in particolare) e specialità consolidate come la luganega in umido con cipolle, il tomino in crosta di sfoglia o il timballo di carciofi con fonduta. Non potrà mancare il capretto, aromatizzato con il mirto e servito con insalatina dell’orto. La spaziosità dell’ambiente dà la possibilità di ottime passeggiate a fine pasto: da sfruttare anche la chance di noleggiare una bicicletta e fare un giro sulla ciclabile del lago di Varese, praticamente a due passi di distanza dalla fattoria.

Può mancare la grigliata sull’agenda di Pasquetta? No, e il posto giusto per gustarla, preparata a regola d’arte, nonché servita e riverita, è il Ronco, noto agriturismo incastonato tra i prati di Morosolo.
Sono anni che Mario e Cristina Zanotti mandano avanti l’attività, diversificata in fattoria, negozio di alimentari e ristorante. I cui capisaldi, senza strafare, sono i prodotti dell’azienda: l’allevamento di suini dà i prelibati salumi (dai cacciatorini al lardo), il latte è alla base della produzione non solo dei formaggi, ma anche della besciamella e dell’ottimo gelato, le uova fresche vengono usate per dolci e pasta fatta in casa. Infine ci sono le patate (con cui si preparano dei celebri gnocchi) e le marmellate. Da non sottovalutare anche l’aspetto paesaggistico del luogo, una sorta di splendida terrazza sul lago di Varese.

Che ne dite di una progressione che parte dalle tagliatelle con il ragù di cervo e arriva alla polenta, passando per il cotechino, lo stufato, sempre di cervo e la coppa di maiale al forno accompagnata dalle patate? È tutto sul menù della fattoria Formaggio di Sesto Calende ed è tutto cucinato in maniera superba e in porzioni molto abbondanti. La fattoria ha iniziato la propria attività negli anni ‘70, dedicandosi inizialmente solo alla produzione nel settore agricolo e zootecnico.
I fratelli Livio e Germano hanno poi deciso di aprire le porte al pubblico, favorendo quell’accoglienza turistica oggi universalmente apprezzata. La cucina segue il ritmo delle stagioni, senza azzardi, e propone sempre dei gran finali con i dolci fatti in casa, meritevoli di uno spazio loro riservato nelle voglie dei buongustai.

Agriturismo, maneggio, agriristoro, campeggio, fattoria, albergo. Il tutto alle pendici del Campo dei Fiori, salendo verso Azzio e Orino, in un luogo in cui il verde è il colore dominante. La Pasquetta da Boné è un must per le famiglie da tutta la provincia, grazie a una scelta di piatti che lo differenzia, almeno come varietà, da molti altri locali simili. L’essere agriturismo, però, sta nella lavorazione di ciò che si autoproduce e nel rispetto del chilometro zero, oltre che nell’impronta casalinga e semplice della cucina. E qui si va sul sicuro: salame alla vaniglia con salsa di funghi, crostini con lavarello, uva sultanina e pinoli e cinghiale in salmì, tre primi e tre secondi simbolo di un menù molto valido.