«Varese, basta farci prendere in giro»

I Giovani Padani ieri hanno volantinato in pieno centro: in prima linea anche il presidente Maroni

Ieri mattina il Movimento dei Giovani Padani del Varesotto ha organizzato un’azione di volantinaggio per le strade di Varese. Presente in prima linea Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, che esordisce così: «I giovani della Lega denunciano le cose fatte dall’amministrazione Galimberti, ovvero insicurezza, degrado, aumento delle tasse comunali, inciuci da prima Repubblica e clandestini. Ops, non si può dire clandestini? E io lo dico lo stesso».

Il messaggio per la città è chiaro: «Varesini, basta farci prendere in giro». L’obiettivo è tornare presto al governo della città, «per la quale – sentenzia Maroni, «l’amministrazione Galimberti ha fatto solo danni. Inoltre non sembrano disposti a rispettare gli accordi presi dalla giunta precedente per partito preso. Se continueranno così la Regione dirotterà altrove i fondi per Villa Mylius e per piazza Repubblica».

Sull’immigrazione Maroni ha idee precise: «Bisogna fermare i flussi allestendo campi di accoglienza in Libia e realizzando qui, anche in Lombardia, i centri di espulsione. Ho già indicato dei luoghi lontani dalle città dove i clandestini possano essere identificati e rimpatriati: per fare questo siamo disposti a mettere i fondi». I giovani Stefano Angei, coordinatore cittadino, e Davide Quadri, coordinatore provinciale del MGP, fanno da apripista al presidente, accompagnati dai consiglieri comunali Marco Pinti e Carlo Piatti,

e dal consigliere regionale Emanuele Monti. Entrano in alcuni caffè storici del centro e parlano con i commercianti, che già durante l’ultimo consiglio comunale si erano appellati a Maroni affinché intervenisse sull’aumento della Cosap, la tassa per l’uso del suolo pubblico. «La giunta potrebbe prendere esempio da noi di Regione che ci siamo abbassarti gli stipendi per non danneggiare i cittadini – suggerisce Maroni – Perché gli assessori non si tagliano gli stipendi, anziché aumentare le tasse ai commercianti?»

E insieme al consigliere della Lega Pinti, si prende l’impegno di presentare una serie di emendamenti (abolizione totale, abolizione parziale, e così via) per bloccare l’aumento della Cosap. «Non sono una categoria da spremere come un bancomat – chiosa Stefano Angei – che punta il dito anche contro l’insicurezza – Servirebbero poi più telecamere, più illuminazione e bisognerebbe allontanare i questuanti, triplicati con il Pd al governo».

Se i proprietari degli esercizi commerciali del centro sembrano contenti per la presenza della Lega tra le strade, alcuni varesini sono di diverso avviso. «Volantiniamo per denunciare il degrado e l’insicurezza di questi nove mesi» spiega Angei a una signora che cammina per via Como. «Ma non è che con quella vecchia si sia fatto granché – risponde la passante – In ventitrè anni di Lega, quello che ci hanno lasciato è degrado generale. Ho votato per la Lega tante volte, ma ora non più».