Varese piange sotto choc. «Il figlio era la sua gioia»

L’imprenditore - L’ultima avventura di Dario Fantinato: l’Aime

Varese sotto choc piange , imprenditore conosciuto ma soprattutto «una persona speciale, di gran cuore».
Classe 1951, Dario Fantinato era, insieme ai fratelli Ugo e Piero, il fondatore del Fantinato Group «che da ormai quarant’anni sono attivissimi nel settore degli allevamenti ittici e di bestiame – si legge nel sito dell’azienda di famiglia – Inizialmente ognuno di loro si occupa autonomamente di uno specifico settore ma, da sempre, ad unirli vi è una comune visione: il desiderio di confrontarsi e di fondere le proprie esperienze».


Un desiderio che lo aveva portato a lanciarsi in una nuova avventura poco più di un anno fa, quella della fondazione di Aime, l’associazione di imprenditori di cui era presidente del comitato scientifico. «Voleva fare qualcosa di diverso mi diceva, e ci stava mettendo l’anima – ricorda commosso , segretario generale Aime – L’associazione è nata grazie a tanti, ma soprattutto grazie a lui che credeva fortemente in quello che faceva. Un uomo generoso, per noi è una grande perdita a livello associativo ma soprattutto umano».
Una persona meravigliosa e straordinaria, come lo ricordano i colleghi, «piena di entusiasmo, disponibile e corretta – dice , delegata al commercio Aime – Aveva sempre nuove idee e stimoli da proporre ai giovani. Credeva molto nelle nuove generazioni e li spronava ad ogni occasione». Fiducia nei giovani che gli arrivava dal nipote, , che da qualche tempo lo aveva affiancato nel lavoro in azienda, nel progetto Emmetre Spa, che si occupa della gestione di una catena di 17 supermercati con il marchio Carrefour Market.
L’entusiasmo invece glielo dava il figlioletto, arrivato in tarda età «ma una gioia infinita per lui. Bastava nominarlo perché gli si illuminassero gli occhi e cambiasse espressione».
Un entusiasmo contagioso quello di Dario Fantinato, che sapeva trasmettere a chi lo circondava. «Era un uomo speciale – lo ricordano i dipendenti – Sempre gentile con tutti, disponibile e gran lavoratore. La sua scomparsa lascia un enorme vuoto in tutti noi».
Un vuoto incolmabile, perché di imprenditori come lui non ce ne sono più molti: grande esperienza, lungimirante e con uno sguardo sempre proiettato al futuro. Ambasciatore del nostro territorio all’estero, si era speso in prima linea per promuovere Varese agli investitori esteri in Italia durante Expo.
La sua scomparsa rappresenta una perdita anche per tutta la comunità varesina e lo testimoniano i numerosi messaggi di condoglianze lasciati online, anche da chi non lo conosceva personalmente ma conosce la sua storia imprenditoriale.
Consola invece sapere che Mr. Carrefour, come lo chiamavano simpaticamente, se n’è andato mentre praticava una delle sue più grandi passioni. Era un pilota esperto, con ore di volo alle spalle e numerosi brevetti. Volteggiare nei cieli sopra Varese era quello ce più amava fare ed ora è da li che veglia sui suoi cari.