Ciao Luca. «Sono morta con mio figlio»

Galliate e Varese piangono la morte del ventiseienne vittima dell’incidente di lunedì. Ma sono in tanti a puntare il dito contro l’automobilista che, secondo le ricostruzioni, avrebbe causato lo scontro

«Mio figlio è morto. E lo sono anch’io. Non ho altro da dire». Le parole di mamma Loredana sono gonfie di dolore. Suo figlio, Luca Antonetti, 26 anni, è morto nel drammatico incidente stradale avvenuto intorno alle 17.40 dell’altro ieri a Buguggiate lungo la strada provinciale 1.
La folle manovra di una Bmw l’ha falciato mentre sulla sua Moto Guzzi V7 stava tornando a casa. La famiglia di Luca ieri si è stretta per cercare di fronteggiare un lutto impareggiabile. La morte di un figlio, la perdita di un fratello.

In molti hanno raggiunto l’abitazione degli Antonetti a Galliate Lombardo ieri per cercare di dare loto conforto. Una parola, una carezza sul viso rigato dalle lacrime. Per cercare di portare conforto e ricordare Luca, perchè «che sia morto sembra incredibile», dicono gli amici.
Alla palestra della Varesina, dove Marco Antonetti, insegna arrampicata sono tutti sotto shock. Il padre del 26enne «era qui – raccontano – quando è stato chiamato dalle forze di polizia. Quando ha ricevuto la notizia».

Nel silenzio caduto in palestra davanti a un uomo che si spezza perchè gli hanno appena comunicato che ha perso il bene più prezioso sono cinque le parole che hanno frustato l’aria: «mio figlio no. Ti prego».
E ieri Luca era vivo. Vivo nei discorsi, nei pensieri, nei ricordi. E gli occhi diventano lucidi quando gli amici raccontano: «Da pochi mesi viveva a Varese con la fidanzata. Si amavano moltissimo, una coppia stupenda. C’erano i progetti per il futuro. C’era la voglia di essere indipendenti. Padroni davvero della propria vita. Non riusciamo a crederci. No».

Luca e la sua passione per le moto. Quella Guzzi era nuova, comprata da poco. Un sogno realizzato. “«n moto era prudente, non era uno smanettone – dicono gli amici – non era un fighetto da 200 all’ora. Con la moto immaginava di fare dei viaggi. Lenti, lunghi, che gli permettessero di vedere davvero i luoghi che voleva vistare. Perchè li avrebbe attraversati, li avrebbe vissuti. La moto era appena tornata su strada dopo i giorni di gelo. Come dicevamo era prudente. E in moto ci sapeva andare».
Luca che adorava la musica. «Quella metal in particolare», Luca che amava i suoi cani, Kyra e Stella. «È assurdo – dicono gli amici che aggiungono – se tutto quello che abbiamo letto sui giornali sarà confermato ci auguriamo che l’automobilista che l’ha ucciso sia messo davanti alle proprie responsabilità. E che paghi sino in fondo, senza sconti».
I pensieri poi sono tutti per la famiglia di Luca. Per i genitori conosciuti e stimati a Galliate Lombardo e a Varese. Marco Antonetti è docente di educazione fisica al liceo artistico Frattini di Varese. «Siamo vicini alla famiglia Antonetti in questo momento drammatico – ha detto ieri il dirigente del liceo Fabio Giovanetti – Marco Antonetti è un docente eccellente. Da anni insegna nella nostra scuola, da anni ne apprezziamo le straordinarie doti di insegnante. La competenza, la straordinaria umanità. In questo momento gli siamo vicini».
Cordoglio e vicinanza anche tra gli studenti: «Sotto shock, addolorati – spiega il preside – Antonetti è uno di quei docenti che prende a cuore i ragazzi. Li segue, li sostiene. Insegna, ma li accompagna anche in un percorso di crescita. Anche i ragazzi gli sono accanto in questo momento di dolore».