Depurazione naturale per neutralizzare gli inquinanti

Inaugurato ieri mattina in paese l’innovativo impianto di fitodepurazione a Travedona Monate

È stato inaugurato ieri mattina a Travedona Monate, l’innovativo impianto di fitodepurazione, che in maniera del tutto naturale neutralizza le sostanze inquinanti, prima che finiscano nelle acque della roggia per poi disperdersi nell’ambiente. Tanti cittadini, compresi diversi studenti delle scuole del paese, non hanno voluto mancare alla cerimonia inaugurale e alla spiegazione del funzionamento dell’impianto di fitodepurazione, uno dei cinque esemplari presenti in provincia di Varese, effettuata dagli stessi tecnici che lo hanno realizzato. «Sono

molto soddisfatto del traguardo raggiunto frutto della capacità progettuale della nostra amministrazione – afferma il sindaco – e sono contento anche della partecipazione degli studenti delle scuole, che sono i nuovi cittadini del nostro paese, i quali sono venuti in orario extrascolastico con i loro insegnanti e genitori, dimostrando grande sensibilità sul tema dell’ecologia e della salvaguardia dell’ambiente». L’impianto di fitodepurazione sorge nei pressi dell’ecoisola, che in collaborazione con il Comune di Biandronno è stata dotata di sbarre, che entreranno in funzione dal 17 ottobre, per regolare entrata e uscita di mezzi e persone e per mettere in sicurezza l’area; nella zona si trova anche il depuratore comunale e pochi metri più avanti la roggia.

Il nuovo impianto che ha avuto un costo di circa 120 mila euro, ma senza oneri per le casse comunali, grazie all’ottenimento di finanziamenti sovra comunali, funziona secondo la logica della fitodepurazione, che è un naturale processo di depurazione che avviene nelle aree umide dove, ad opera di organismi animali e vegetali presenti nel suolo e nelle acque, si attuano meccanismi di depurazione attraverso processi fisici, chimici e biologici. Il principio seguito è quello della capacità auto depurativa degli ambienti umidi; le sostanze inquinanti vengono trasformate in nutrienti e quindi in biomassa vegetale. «Il nuovo impianto servirà in particolare a colmare alcune lacune del depuratore e del sistema fognario, che in caso di abbondanti piogge tracima riversando acque chiare e scure direttamente nella roggia – conclude il sindaco – visto che i vincoli statali ci impediscono di effettuare investimenti, con la fitodepurazione andiamo a colmare questa lacuna».