Gabbie e trappole intrise di vischio. Così venivano imprigionati gli uccellini

La polizia locale di Travedona Monate spiega i dettagli dell’operazione che ha portato alla denuncia di un abitante del paese

Un’operazione studiata e preparata nel tempo, che ha richiesto impegno e ore di lavoro, quella eseguita dalla polizia locale di Travedona Monate mercoledì scorso.

Il commissario accompagnata da due guardie zoofile, nel corso della mattinata, si sono recati nell’abitazione di un cittadino ottantenne residente in via Maretti a Travedona Monate. Un’operazione finalizzata alla verifica nell’abitazione dell’uomo di reti o altre eventuali trappole utilizzate per la cattura di esemplari avifaunistici di specie protetta.

Giunti sul posto, polizia locale e guardie zoofile hanno constatato la presenza, all’esterno dell’abitazione, di alcuni esemplari di uccelli usati da richiamo e rinchiusi in piccole gabbie.

Dopo un esame delle specie tenute prigionieri nelle gabbie, gli uccelli rinchiusi erano esemplari di lucherini; rinvenuti anche un pettirosso e un gogolo imbalsamato. Tutti animali utilizzati dall’ottantenne come richiamo per catturare altri uccelli di specie protette. Indagando sulla dinamica dei fatti, polizia locale e guardie zoofile hanno scoperto la tecnica utilizzata dall’uomo per catturare i poveri uccellini, che venivano intrappolati attraverso l’utilizzo di bastoncino intriso di vischio che veniva posizionato sulle gabbiette e che non lasciava scampo alle povere vittime, che facevano purtroppo la stessa fine degli altri uccellini già prigionieri nelle gabbie, i quali facevano da richiamo.

Un sistema che è stato scoperto dalla polizia locale e dalla guardie; sul posto sono poi intervenuti anche i carabinieri. Nel corso del sopralluogo, tra i diversi lucherini rinvenuti, un esemplare è stato ritrovato morto; una triste fine legata alla permanenza in gabbia piccole che porta questi uccelli alla morte, essendo animali liberi per natura. L’uomo residente a Travedona Monate colto in flagranza di reato è stato denunciato a piede libero per violazione dell’articolo uno della legge 157, la quale tutela le specie protette che sono considerate patrimonio dello Stato; il reato contestato all’ottantenne è quindi di furto ai danni dello Stato.

Le forze dell’ordine hanno provveduto alla liberazione degli uccelli e al sequestro preventivo di gabbie e altri oggetti di cattura; tra i reati addebitati all’anziano anche il maltrattamento di animali.