I piccoli fanno scuola. Anche sul dono degli organi

In comune - Viggiù consente di esprimere la propria volontà sulla carta d’identità: in un mese 15 adesioni

“Una scelta in Comune”: scegliere di donare i propri organi, dopo la morte, oggi è possibile. Questo gesto di profonda umanità e generosità non solo è possibile, ma è pure semplice. Presso il Comune di Viggiù, dal primo luglio scorso, all’ufficio Anagrafe del Comune di Viggiù è possibile fare “Una scelta in Comune”: al momento del rinnovo della Carta d’Identità, i cittadini possono esprimere la propria volontà, di donare, dopo la morte, i propri organi ai fini del trapianto.
Un gesto che può trasformarsi in un atto di eroismo postumo, perché il trapianto per molti malati, a volte, rappresenta l’unica soluzione possibile per continuare a vivere e per non morire. Questa opportunità è stata concretizzata dopo la tanto attesa norma legislativa che permette l’espressione immediata della volontà di donare i propri organi, senza troppa burocrazia.

La possibilità per i cittadini di dichiarare la propria volontà è possibile grazie agli interventi normativi in base all’articolo 3, comma 8-bis della Legge 26 febbraio 2010, numero 25 e al successivo articolo 43 del Decreto-Legge 21 giugno 2013 numero 69, così come modificato dalla Legge di Conversione 9 agosto 2013 numero 98.
Nelle linee-guida sono riassunte così tutte le procedure per attivare il servizio di registrazione della dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità, quindi in un momento di necessario incontro fra cittadino e comune. Attualmente, in provincia di Varese, soltanto quattro amministrazioni comunali hanno aderito all’iniziativa della donazione di organi e tra queste spicca il comune di Viggù, dove sembra esserci una grande attenzione al tema.

All’iniziativa hanno infatti mostrato sensibilità e grande interesse nel promuovere e divulgare la preziosa iniziativa anche le dipendenti dell’Ufficio Anagrafe, a tal punto che, nel giro di appena un mese, sono state acquisite ben quindici adesioni, un piccolo record.
Una “scelta in Comune” in i tutti sensi promossa con entusiasmo dalla presidente del Gruppo A.I.D.O. Viggiù Saltrio Clivio, Gabriella Antonetti, che ha preso contatti con l’amministrazione comunale viggiutese per verificare la fattibilità di tale proposta.


Dopo un breve confronto in Municipio per meglio studiare le modalità operative della “Scelta in comune”, il progetto ha preso il via sin dal 1° luglio. Ma la presidente di A.I.D.O., Antonetti non vuole fermarsi a Viggiù, perché ha già contattato le amministrazioni di Saltrio e Clivio per attivare l’opzione anche in quei territori, perché la generosità non deve conoscere confini.
Donare i propri organi dev’essere una scelta di altruismo consapevole, ma semplice ed efficace.
Per maggiori informazioni è possibile contattare: Ufficio Anagrafe del Comune di Viggiù, A.I.D.O. Viggiù Saltrio Clivio e Azienda Sanitaria Locale di Arcisate e Varese.