In un anno dall’annuncio all’addio. E adesso la parola d’ordine è flessibilità

Tra le idee in fase di valutazione per la ex Whirlpool di Comerio anche quelle di una sala prove e dell’auditorium da trasformare in cinema o teatro

Tutto in un anno: nell’aprile del 2016 l’annuncio dell’addio del quartier generale Whirlpool dalla storica sede di Comerio, che avrebbe necessitato di una ristrutturazione troppo costosa e troppo poco efficiente, nel marzo l’inizio del trasloco da Comerio alla moderna sede di Pero, nel Distretto Expo, ultimato in maggio con l’inaugurazione “benedetta” dal premier . Ora entra nel vivo un’altra partita, la più delicata per Comerio e per il nostro territorio, quella della riconversione del sito ex Whirlpool.

«Abbiamo valutati casi simili di riuso, a sostegno delle scelte del decisore pubblico, per favorire l’afflusso di investitori – spiega la presidente di Whirlpool Emea – speriamo che questa riqualificazione possa rivelarsi una best practice a livello regionale in termini di partenariato tra pubblico e privato». Concretamente, il futuro è tutto da delineare. Partendo da una parola d’ordine, ripetuta sia da Berrozpe che dal sindaco di Comerio : «Flessibilità». Rimarranno le attuali destinazioni sport e business, ma se ne aggiungeranno delle altre: «Lavoro, sport, salute, benessere e residenza potranno trovare una sintesi moderna equilibrata ed innovativa» ne è convinto Aimetti.

Tra le idee emerse in fase di valutazione, anche quella del riutilizzo di strutture esistenti, come lo studio di registrazione che potrebbe essere destinato a sala prove musicali, un input dato dal tastierista e “patron” del festival Microcosmi, , oppure l’auditorium da oltre 200 posti che potrebbe diventare un cinema o un teatro. «Strutture riconvertibile ma non è escluso che si possano cambiare la distribuzione e le strutture – fa sapere Berrozpe – siamo aperti ad ogni possibilità e non ci poniamo vincoli». Aggiunge il sindaco Aimetti: «In questa fase l’idea di fondo è quella di trovare funzioni che possano portare posti di lavoro. Ma il padrone di casa non sono io…». Comerio la sua parte la farà con gli atti amministrativi di revisione del Piano di Governo del Territorio, indispensabili «per rendere possibile la riqualificazione».

Con quali tempistiche? Aimetti vorrebbe arrivare «entro la fine dell’anno con un ipotetico future state»: se non con il nuovo Pgt già approvato, quantomeno «in fase avanzata e progettato nel dettagliato».