Morte in superstrada

Travedona - Un uomo di Angera perde la vita nell’auto impazzita. Fuori strada forse dopo un malore

– Tragedia ieri pomeriggio lungo la statale 629: un uomo di 77 anni,, residente ad Angera ha perso la vita dopo essersi ribaltato mentre stava viaggiando a bordo della sua utilitaria lungo la superstrada Vergiate-Besozzo. Il pensionato angerese ha fatto tutto da solo: dai primi accertamenti compiuti sul posto, è emerso che non sarebbero coinvolti altri veicoli. L’uomo potrebbe aver accusato un malore, perdendo il controllo della macchina che si è ribaltata pi volte sull’asfalto, andando completamente distrutta. Per Tacca non c’è stato purtroppo nulla da fare. E’ deceduto sul colpo.

L’incidente si è verificato ieri pomeriggio intorno alle 16.30. La macchina ha perso il controllo all’altezza del territorio comunale di Travedona Monate. Ancora una volta l’asfalto della famigerata statale si è rivelato fatale per gli automobilisti, anche se in questa circostanza le condizioni di velocità e di potenziali pericoli dell’arteria non c’entrerebbero.L’automobilista potrebbe essersi sentito male e per fortuna non sono rimasti coinvolti altri veicoli. L’auto si è schiantata senza lasciare scampo all’automobilista. Sul luogo dello schianto sono intervenuti i mezzi di soccorso del 118 e i vigili del fuoco del comando provinciale di Varese.

I paramedici si sono subito resi conto della situazione, tanto che nel giro di pochi istanti sarebbe stato constatato il decesso. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Ternate che hanno compiuto gli accertamenti tecnici e fotografici in modo da definire con esattezza la dinamica dei fatti. I vigili del fuoco hanno poi compiuto le operazioni di messa in sicurezza della strada, rimuovendo anche il veicolo che nel ribaltamento si è accartocciato in modo spaventoso.

La notizia della scomparsa di Tacca si è diffusa rapidamente ad Angera. Il pensionato aveva fatto parte dell’associazione Ciclistica Angerese, della quale era stato socio anche il sindaco. Avevano fatto più di una sgambata in bici insieme: «Era una persona squisita – dice il primo cittadino – un pensionato sempre gentile, molto disponibile e tanto perbene. Non alzava mai la voce. Eravamo un bel gruppo. Personalmente sono molto dispiaciuto e esprimo la mia vicinanza e quella del Comune alla famiglia di Enrico Tacca»