«Qui, dove il Cujo vivrà sempre»

Open day alla Sauna, lo studio di registrazione ideato da Andrea Cajelli: «Non ci fermiamo»

«Sembrano passati anni da gennaio, dalla “storica” Sauna, da mio fratello Andrea (il Cajo/Cujo/Gaiani): il tempo fa brutti scherzi, dilata emozioni e voglia di fare. Io, ma soprattutto e , questa voglia di fare non l’abbiamo mai persa, in memoria di Andrea e per tutti coloro che per anni hanno creduto in lui e nello studio da lui creato. Abbiamo fatto in modo che La Sauna non chiudesse mai i battenti, anzi che andasse avanti mantenendo spirito ed entusiasmo, sognando un super futuro pieno di musica di band di post da fonici».

Sono queste le parole che , sorella di , il leggendario creatore del recording studio di Varano Borghi scomparso lo scorso 27 gennaio, ha utilizzato per invitare tutti all’open day de La Sauna che sabato a Varano ha portato artisti, produttori ma soprattutto tantissimi amici.

Amici accolti «con tutti i tipi di caffè del mondo, sorrisi sinceri, i poster ingialliti e meravigliosi, i soliti scaffali stracolmi di strumenti, la cara regia rimessa a nuovo, l’inconfondibile pavimento a piastrelle rosse, il fedele e placido Lago di Comabbio popolato da pesci e capodogli. Tutto è qui pronto a scaldare mente e cuore» ha scritto ancora Chiara.

E come resistere a un invito così? Nel nome di Andrea ma soprattutto in nome di quel progetto unico, di successo e stracolmi di talento che lui ha saputo realizzare. La Sauna non ha mai chiuso «ed era fondamentale esserci per tantissime ragioni di cuore e d’arte», racconta , cofondatore con della label varesina Ghosts Record e titolare del celebre Twiggy. Era fondamentale esserci e infatti Brezzi c’era. «E lo so che potrò sembrare assurdo, forse sdolcinato, ma sabato a La Sauna c’era una luce particolare. C’era Andrea, fedele a se stesso, inesorabile». Brezzi aggiunge: «Un progetto come il suo non poteva essere perso. Un patrimonio irrinunciabile. Ma – aggiunge Francesco – il rischio di deviare dalla strada tracciata da Andrea, di cambiare in qualche modo il Dna de La Sauna era concreto».

Rischio sventato da due «professionisti eccezionali come Henry Mangione e Luca Martegani, che con Andrea, Henry in particolare, hanno lavorato mescolando musica, passione, progetti. Ecco questo studio è lo studio di Andrea, non in memoria di Andrea, migliorato». In che senso? «Nel senso che sotto il profilo della, chiamiamola strumentazione tecnica, è stato aggiunto qualcosa che non c’era. Qualcosa che Andrea aveva intenzione di aggiungere ma che non ha fatto in tempo a fare. Hanno completato il suo percorso, ma andando esattamente nella direzione tracciata da Cujo».

La Sauna è più viva che mai. «È come deve essere: migliorata, ma fedele a se stessa» conclude Brezzi. Chiudiamo ricordando cosa lo studio ha rappresentato per tantissimi musicisti. Dallo studio è passata tanta cultura musicale e sono stati registrati dischi importanti. Per citarne alcuni hanno registrato i Teatro Degli Orrori, Dente e Andrea Appino, Thegiornalisti, Bachi da Pietra, Ovo, Peter Kernel, Camilla Sparksss, Il Triangolo, Black Eyed Dog, Vivianne Viveur e Pornoriviste solo per citarne alcuni. E la storia continua. Ed è ancora tutta da scrivere.