Basta scarichi nel Maggiore. «Sistemeremo le fognature»

Brebbia - L’annuncio del sindaco Gioia: «Era un intervento inderogabile»

– Sistemazione delle fognature in zona lago e in località Ghiggerima a Brebbia, per evitare procedure d’infrazione e relative pesanti multe da parte dell’Unione Europea e per evitare l’inquinamento del lago Maggiore. Ad annunciarlo, durante il consiglio comunale di giovedì sera, è stato il sindaco Domenico Gioia, il quale ha prima fatto un riepilogo dell’argomento fognature, a partire dallo scorso 23 giugno, quando il Comune ha stipulato una convenzione con Ato e società Verbano, finalizzata propria alla realizzazione della rete fognaria nella zona Bozza Lago e Ghiggerima.

«L’intervento, finanziato dal piano stralcio ATO – ha spiegato Gioia – sarà realizzato dalla Verbano spa; questa scelta fu fatta a suo tempo perché il Comune non aveva e non ha autonomia tecnica ed operativa per realizzare e perché la scelta della Verbano risultava naturale essendo il nostro Comune socio di questa spa» La realizzazione di questa opera consentirà al Comune, oltre a completare la nostra rete fognaria in una delle zone del paese più

sensibili dal punto di vista ambientale, anche di adeguarsi alle normative vigenti sia di Regione Lombardia che dell’Unione Europea «che sta monitorando – ha aggiunto il sindaco – l’agglomerato di Besozzo, di cui noi facciamo parte, in quanto in procedura di infrazione; questo perché, tra le altre cose, ad un chilometro dal lago non sono ammesse zone residenziali sprovviste di fognatura per lo smaltimento delle acque nere». In questi ultimi anni, il Comune di Brebbia ha lavorato con ATO per inserire questo intervento nel piano delle opere di assoluta priorità e ora sta collaborando con la Verbano sia per la dismissione dei depuratori comunali sia per approntare le varie fasi progettuali della rete fognaria in località Bozza Lago-Ghiggerima. Questo progetto comprende l’intera rete fognaria della zona, ricompresa da via Mazzinifino alla Bozza.

«Evidentemente – ha detto Gioia – il suo completamento deve essere necessariamente previsto in fasi successive di realizzazione, in funzione anche dei relativi finanziamenti; la somma stanziata in questa prima fase, vale a dire 528 mila euro, dovrebbe consentirci di uscire definitivamente dalla procedura di infrazione europea. Procederemo alla progettazione definitiva e alla realizzazione della prima fase dell’intervento; siamo consapevoli, oltre che soddisfatti, di lasciare in eredità alla prossima amministrazione l’onere e l’onore di gestire la fase operativa di questo qualificante ed inderogabile intervento».