06 Apr 2016
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– Li hanno fermati per un controllo che ai due pusher è apparso del tutto casuale. Ma non si è trattato di sfortuna: i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Luino, guidati dal capitano , quei due li stavano sorvegliando da parecchio.
Da quando erano stati notati dalle Fiamme Gialle degli strani via vai da un’abitazione di Luino. Un via vai che suggeriva che la coppia aveva in corso un commercio forse illecito. I finanzieri, sospettavano si trattasse di droga, e si sono appostati proprio vicino all’abitazione nel mirino. E proprio nelle vicinanze di quell’edificio hanno fatto scattare il controllo “casuale”. La coppia, del resto, è nota a causa dei precedenti che entrambi hanno alle spalle.
I due erano da poco partiti, uno in sella a una moto e l’altro al volante di un’auto e avevano con sé sette etti tra marijuana e hashish. Una volta trovata la droga addosso ai pusher, a conferma dei sospetti dei finanzieri, l’operazione ha preso il via. Subito è stata disposta una perquisizione nell’abitazione da cui pochi minuti i due prima erano usciti: a quel punto, nel pieno dell’ispezione, il trentacinquenne padrone di casa è stato sorpreso a gettare dalla finestra due involucri di cellophane, con circa 110 grammi di marijuana. Non a caso nel locale adibito a cucina si trovava un quantitativo di droga pari a 510 grammi di marijuana e a 42 grammi di hashish già confezionata in bustine separate, pronte per lo spaccio.
A quel punto per i due complici, G.A., trentacinquenne e R.F., quarantaseienne, è scattato l’arresto: il primo è finito ai Miogni di Varese, il secondo ai domiciliari. Inoltre, per concorso nella detenzione ai fini di spaccio, è stata denunciata all’autorità giudiziaria R.M. 41 anni, moglie di G.A. mentre per uso personale di sostanze stupefacenti, è stato segnalato alla Prefettura un quarantaquattrenne che era in compagnia dei due arrestati.
Nel complesso dell’operazione antidroga, oltre al sequestro di circa 1.200
grammi di marijuana e di oltre 200 grammi di hashish, sono stati sequestrati una moto e due telefoni cellulari, attualmente sottoposti ad esame da parte dei militari operanti per rintracciare ulteriori complici dell’organizzazione, ramificata nel Luinese. Proprio dai telefoni, infatti, i militari della Gdf luinese sono partiti per allargare il giro dell’operazione.
Tra i contatti potrebbero esserci clienti, ovviamente, ma anche “soci”, magari altri pusher con i quali la coppia era in contatto e soprattutto i grossisti. Quantitativi del genere di stupefacente non si improvvisano dall’oggi al domani. I due dovevano avere una rete di fornitori ben organizzata alle spalle.
