Da Gemonio agli eroi del cielo. Il paese celebra Aldo Forzinetti

La storia - Inaugurata sabato una lapide dedicata al pilota precipitato nel Mediterraneo durante la guerra

– Una targa commemorativa per rendere omaggio a un caduto della seconda guerra mondiale originario della provincia di Varese e legato in particolare a Gemonio. E proprio Gemonio, con una cerimonia semplice ma sentita, che si è svolta sabato pomeriggio in municipio, ha voluto ricordarlo, grazie ad un’iniziativa organizzata da diverse associazioni di reduci e combattenti e in particolare dall’associazione Arma Aeronautica di Varese.
Parliamo del pilota Aldo Forzinetti, nato nel 1914 a Milano e caduto,

come riporta la sua biografia nei cieli del Mediterraneo il 17 dicembre del 1941. Il legame di Forzinetti e della sua famiglia con Gemonio è storico e molto radicato; l’attuale palazzo comunale appartenne in passato proprio ai Forzinetti. Il municipio, dove sabato è stata posta la targa commemorativa, è infatti chiamato “Sacchi Forzinetti” e oggi rappresenta di fatto la casa di tutti i gemoniesi.
L’iniziativa voluta dall’associazione varesina che ha sede nel quartiere di Bosto, si è posta lo scopo di mantenere vivo il ricordo, soprattutto nelle giovani generazioni, della figura di Aldo Forzinetti, che è stato decorato con la medaglia d’oro al valor militare alla memoria, proprio per il coraggio dimostrato nella sua ultima azione. Aldo che rimane orfano in tenera età era figlio di Mario Forzinetti, importante imprenditore milanese del settore calzaturiero. Consegue il brevetto di pilota civile e si laurea in giurisprudenza; nel settembre del 1937 si arruola in aeronautica, dove consegue il brevetto militare. Congedato alla fine di luglio del 1939, Aldo lavora nell’azienda del padre e si iscrive alla facoltà di scienze politiche all’università di Pavia. Richiamato in servizio alla vigilia dell’entrata in guerra, chiede e ottiene il permesso di essere assegnato alla specialità degli aerosiluranti. La sua attività ha come teatro il Mediterraneo prospiciente l’Africa del Nord, dove, durante un’operazione, sacrificherà la propria vita il 17 dicembre del 1941, che gli varrà la medaglia d’oro post mortem. A Varese c’è già una lapide che ricorda il valore di Forzinetti e che ora sarà adeguatamente ricordato anche nella “sua” Gemonio.