Enoteca? No, una famiglia. I 60 anni della Bottazzi di Besozzo

Festa per tutti all’Hotel Palace. «Continuiamo a espanderci»

Da sessant’anni sinonimo di qualità e di passione per il proprio lavoro; l’Enoteca Bottazzi di Besozzo ha festeggiato l’ambito traguardo con una giornata dedicata a clienti, fornitori, agenti , dipendenti e collaboratori che si è tenuta all’Hotel Palace di Varese.

Fondata nel 1957 grazie all’intuizione di e , arrivati nel varesotto dall’Emilia Romagna, che rilevarono una piccola bottega nel centro di Besozzo, oggi l’azienda è arrivata alla terza generazione; il figlio e la moglie hanno trasmesso a loro volta competenze e passione ai figli e . Uno dei punti di forza dell’Enoteca besozzese è proprio la famiglia Bottazzi, che risponde in pieno ai canoni dell’azienda a conduzione familiare, che rappresenta uno dei cardini del sistema imprenditoriale della provincia di Varese e in generale dell’Italia; anche i dipendenti si sentono e fanno parte di questa famiglia.

Il segreto è quello di non fermarsi mai e di saper leggere il futuro in anticipo perché anche il mercato del vino è in continua evoluzione. Con questa mentalità, dalla piccola bottega del 1957, si è arrivati oggi alla creazione di una rete commerciale internazionale e di una capillare rete vendite, senza mai ovviamente dimenticare il settore della vendita al dettaglio, visto che l’Enoteca Bottazzi è una delle più fornite della Lombardia e distribuisce in esclusiva champagne, vini, distillati e altri prodotti enogastronomici di qualità, come l’olio.

I festeggiamenti del cinquantesimo, nel 2007, erano stati inevitabilmente influenzati dal sorgere di una crisi economica internazionale, da cui solo oggi si vede forse la fine. «Negli ultimi dieci anni le cose sono molto cambiate, il consumo medio di vino pro capite è calato; la gente bene meno ma beve meglio e si va sempre di più verso la qualità» racconta Bruno Bottazzi, che presta anche il suo volto a video promozionali dell’Enoteca besozzese su Youtube.

Ma in che direzione sta andando il mercato del vino? «C’è grande attenzione per il made in Italy e per i vitigni autoctoni – prosegue l’imprenditore – da questo punto di vista il nostro territorio ha molto da dire». L’Enoteca Bottazzi collabora con l’azienda Cascina Piano di Angera, che sta lavorando alla riscoperta di vitigni autoctoni come nebbiolo, croatina e merlot. «Le bollicine sono sempre in grande spolvero – risponde Bruno Bottazzi – vanno bene anche i vini semplici aromatici, i grandi vini e lo champagne».

L’Enoteca besozzese guarda al futuro. «Vogliamo continuare a espanderci sui mercati del Nord Italia – conclude Bottazzi – importando dall’estero aziende e vini difficilmente trovabili in Italia, esplorando anche territori emergenti di grande tradizione come ad esempio Slovenia e Moldavia».