Il sorriso di Deborah, la sua vittoria. Da oggi lo Stato le pagherà le cure

Ora la sua patologia rientra tra le malattie prese in carico dal Servizio Sanitario Nazionale

La lettura della delibera della giunta, appena approvata dall’esecutivo di , da parte del consigliere regionale varesino (Forza Italia), è avvenuta in tempo reale, davanti a e ai suoi famigliari. È stato un incontro emozionante quello avvenuto ieri mattina a Sangiano a casa della signora Iori, affetta da una rara malattia mitocondriale, che comporta cure costosissime.

Nella risposta a un’interrogazione consigliare presentata dallo stesso Marsico lo scorso luglio, l’assessore regionale al Welfare aveva garantito che la patologia di cui è affetta la sangianese sarebbe stata inserita nell’elenco delle malattie rare. La promessa è stata mantenuta come dimostra la delibera di giunta appena approvata; Marsico ha voluto comunicarlo direttamente all’interessata. «È stata una mattinata emozionante – commenta il consigliere varesino – La cosa più gratificante è stato vedere non solo il sorriso di Deborah ma anche il netto miglioramento delle sue condizioni di salute, visto che le cure stanno dando buoni frutti».

Il riconoscimento della patologia della signora Iori tra le malattie rare comporta la presa in carico da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Il caso di Deborah sarà preso in carico dall’ospedale Sacco di Milano. Per potersi sottoporre a un ciclo di cure sperimentali negli Stati Uniti, che le hanno salvato la vita, la signora Iori ha potuto contare su quanto raccolto dal “Comitato Pro Deborah onlus” nato sul territorio e capace di raccogliere migliaia di euro, grazie a una gara di solidarietà che ha coinvolto associazioni e semplici cittadini.

Un rappresentante del Comitato era presente ieri a Sangiano durante l’incontro con Marsico, Deborah e i suoi famigliari. «Non solo l’affetto della famiglia e dei suoi cari è stato decisivo, ma anche la gara di solidarietà organizzata dal Comitato – sottolinea Marsico – Senza cui Deborah non si sarebbe potuta recare negli Usa per sottoporsi a una cura sperimentale molto costosa, che le ha permesso di tornare a camminare e a sorridere. Anche in questa occasione, gli italiani e in particolare i cittadini della provincia di Varese hanno dimostrato il loro grande cuore e la loro generosità».

Il Comitato proseguirà comunque la sua importante attività solidale sul territorio? «Ho fatto loro i complimenti e mi metto a loro disposizione» conclude il consigliere regionale.