La missione del ciclista “in giallo”. È l’angelo custode della Valganna

Damiano Marangoni da un anno pulisce la strade dai rifiuti abbandonati dagli incivili: «Ero stanco dello scempio. Una sfida impari: mi sento come Davide contro Golia...»

– Si chiama ed è il misterioso ciclista della Valganna col k-way giallo con cui molti varesini si stanno complimentando. Sì perché il signor Maragoni è l’angelo custode dei boschi della Valganna. Quarantanove anni e una forte passione per la natura, ma soprattutto per una due ruote elettrica. Maragoni si è da poco trasferito a Ferrera e ama girare nel verde di quell’area in sella alla sua bicicletta. L’uomo si è inventato un mestiere. Non retribuito, si intende: la sua è più una missione, legata alla passione e all’amore che ha verso il suo territorio. «Tengo pulita questa zona, dal Brinzio alla Valganna, che percorro quotidianamente da circa un anno ormai – spiega – Ringrazio tutti coloro che con i loro commenti e le condivisioni su Facebook, o direttamente sulla strada, mi fanno sentire la loro vicinanza e gratitudine: il vostro appoggio mi dà speranza e la giusta energia per continuare l’opera».

Il lavoro minuzioso svolto dal nostro angelo custode della Valganna è preziosissimo perché tampona le azioni insensate dei “soliti idioti” che continuano ad insudiciare le strade della Valganna da buste di immondizia, pacchetti e rifiuti di ogni genere lanciati dai finestrini delle macchine con tutti i conseguenti problemi di ordine igienico che è facile immaginare. Ma il signor Marangoni non demorde: non c’è pioggia che tenga, la sua perlustrazione è costante. «Dopo un anno di pulizia regolare –

continua l’uomo -, la situazione è abbastanza sotto controllo, ma bisogna passare almeno una volta a settimana, altrimenti torna a riempirsi di schifezze». Quella del ciclista è stata una reazione attiva e propositiva a una situazione di degrado alla quale assisti a quotidianamente. Così, invece di lamentarsi, Marangoni ha deciso di entrare in azione e munitosi di guanti e sacchetti ha iniziato a raccogliere uno a uno i rifiuti che costellavano l’intera area e che, ormai, si erano accumulati nel tempo. «È uno sporco lavoro», commenta con ironia. «La mia è una sfida impari, a volte mi sento Davide contro Golia, ho iniziato questa attività a metà marzo dell’anno scorso, stanco di tollerare lo scempio della spazzatura sul bordo delle strade, e da subito ho compreso che sarebbe servito un passaggio periodico per avere un certo grado di successo, alla fine è diventata una lotta all’inciviltà».

Mediamente, l’angelo custode dei boschi si dedica all’attività di pulizia 4 pomeriggi la settimana, per circa 3/4 ore. «Mi sono preso in carico la gestione di circa 35 chilometri di strade statali e provinciali coinvolgendo una decina di comuni. Da Ferrera a Varese, passando per la provinciale di Brinzio o la statale della Valganna fino alla nuova rotonda della tangenziale: questo è il territorio che ormai considero come il giardino di casa mia». Secondo Marangoni è «necessaria una opera seria di sensibilizzazione e di controllo del territorio: le semplici giornate ecologiche annuali non sono abbastanza, spero che il mio piccolo contributo possa svegliare le anime e portare a una maggiore considerazione del fenomeno».