Sei sindaci e il Comitato lottano insieme per l’ambiente

Cittiglio - Comuni e cittadini insistono sul controllo delle emissioni della Colacem. L’azienda pronta a collaborare

Una verifica del rispetto delle normative vigenti in materia di combustione, compiuta da enti terzi rispetto agli interessati, un’attività di monitoraggio delle rilevazioni e la conseguente pubblicazione dei risultati. Sono queste le richieste avanzante alla Provincia di Varese dal Comitato Ambiente Verbano e dai sei sindaci dei Comuni di Caravate, Cittiglio, Gemonio, Sangiano, Brenta e Laveno Mombello, in relazione alle emissioni rilasciate dal cementificio Colacem di Caravate. L’azienda è in attesa del rilascio della certificazione denominata Aia, acronimo che sta per Autorizzazione Integrata Ambientale.

«Analisi epidemiologica»

In una conferenza stampa tenuta ieri mattina a Cittiglio, il comitato, insieme con i sindaci firmatari – alla presenza anche di due rappresentati dell’Ats, ex Asl, di Varese, i quali hanno illustrato competenze e paletti del loro ruolo – ha illustrato le proprie richieste. Poche ore prima della convocazione della conferenza, è arrivata al comitato, la disponibilità di Colacem a collaborare. «Bene la disponibilità del cementificio e quella dell’Ats – ha detto, presidente del comitato – quello che noi chiediamo è di compiere un’analisi epidemiologica per la valutazione dei possibili effetti sanitari, relativi all’impatto del cementificio nel Comune di Caravate e nelle zone limitrofe». Il comitato chiede che a svolgere questa analisi sia l’Istituto Nazionale dei Tumori e l’Istituto di Ricerche .

«La terzietà di chi conduce l’indagine è per noi importantissima – ha proseguito Paliaga – costituiamo un tavolo di lavoro; sono ormai cinque anni che siamo impegnati in questa battaglia, è arrivato il momento di condurre uno studio approfondito che possa sgombrare il campo, in nome del principio di precauzione, sulle conseguenze delle emissioni per la salute dei cittadini».

«Un’indagine fondamentale»

Pur non essendo obbligata dalle normative vigenti, l’azienda ha accettato di sottoporsi alla Vis, una valutazione di impatto sanitario; i sindaci firmatari chiedono di fare presto. «Se non conosciamo i dati reali, in tempo reale, sulle emissioni del cementificio, come possiamo tutelare la salute dei cittadini e del territorio?» si è chiesto , sindaco di Brenta. «Sono passati cinque anni ma siamo ancora allo stesso punto – ha affermato , sindaco di Cittiglio – è il momento di muoversi e di fare passi avanti; costituiamo un tavolo di lavoro. Come Comuni siamo disponibili anche a mettere delle risorse per finanziare l’indagine».

Del comitato fa parte anche l’ex assessore regionale all’Ambiente . «Il progetto sperimentale che abbiamo pensato, fondato sul principio di precauzione, potrebbe anche costituire una best practice» ha sottolineato Salvemini. n