Tutti in campo per le lucine. Prove tecniche di dialogo

Apertura del sindaco: «Veniamoci incontro». Il consigliere regionale Monti attacca: «Cavilli senza logica»

Prove di dialogo a Leggiuno tra il Comune e la famiglia Betti, organizzatrice delle lucine natalizie, insieme con la parrocchia. In una nota, il sindaco torna sulla delibera di giunta che prescrive le disposizioni sull’organizzazione dell’evento, fortemente contestata dagli organizzatori, i quali hanno annunciato che in assenza di modifiche «la manifestazione non avrà luogo».

«La delibera di giunta – chiarisce il sindaco – è un atto di indirizzo scaturito dopo numerosi e approfonditi incontri avuti con tutti gli enti coinvolti (polizia locale, Provincia, prefettura, questura e Suap), finalizzato a garantire lo svolgimento dell’evento in ottemperanza con le recenti normative emanate in materia di sicurezza e viabilità; tutto questo molto prima di aver ricevuto ufficiale richiesta di organizzazione dell’evento (15 settembre 2017)».

Una fase resa complessa per l’inasprimento delle normative introdotte dopo alcuni fatti di cronaca e dalla consapevolezza delle problematiche riscontrate nell’edizione 2014 delle lucine. Nonostante l’intricata situazione, il primo cittadino conferma di «essere sempre stato aperto al dialogo e di esserlo tuttora».

Parmigiani puntualizza alcuni punti presenti nella delibera e contestati dagli organizzatori. «Il numero massimo di persone consentito presente contemporaneamente all’interno delle due aree chiuse, l’oratorio e il bosco incantato, è di 150 per ciascuna zona, come richiesto dagli organizzatori al Suap – dichiara il sindaco – gli orari di accensione delle lucine sono stati determinati in funzione dei potenziali disagi per i trasporti pubblici, la farmacia e i negozi; tuttavia c’è l’assoluta disponibilità a rivederli insieme agli organizzatori».

Il Comune e quelli limitrofi ribadiscono di essere disponibili a mettere a disposizione la segnaletica in possesso e anche i volontari della Protezione Civile. «È stato studiato anche – ricorda Parmigiani – il sistema di viabilità senza chiudere via Gioberti, ma creando un senso unico in accordo con la Provincia; speriamo che questo chiarimento, anche per rispetto di tutti i volontari che da gennaio lavorano assiduamente a questa iniziativa, possa riportare serenità e sintonia tra tutti i soggetti coinvolti». Apertura accolta dagli organizzatori. «Siamo contenti che il Comune si stia muovendo comprendendo il proprio ruolo all’interno di questa situazione – commentano i Betti – crediamo che il confronto costruttivo sia il primo passo per il successo di questa iniziativa e speriamo che a queste parole segua la concretezza necessaria. Noi siamo sempre fiduciosi di riuscire ad illuminare finalmente anche questo Natale».

Ma la questione lucine è arrivata fino al Pirellone. «I problemi burocratici e l’idea che il signor Lino Betti debba sobbarcarsi i costi relativi alla gestione dello spettacolo delle luci che ha reso famosa Leggiuno in tutta Italia sono qualcosa di assurdo e autolesionista» commenta , consigliere regionale varesino della Lega, che ieri sera si è recato a Leggiuno.

«È fuori da ogni logica che il Comune si attacchi alla burocrazia per intralciarlo – conclude Monti – faccio appello al sindaco perché vengano messi da parte cavilli e idee strane».