Ubriaco e con una roncola in mano. Magrebino semina il panico in un bar

Immediato l’arrivo dei carabinieri. Il 43enne è stato denunciato. I militari impegnati anche in un caso di ricettazione di abiti di circa 5mila euro

– Entra in un bar ubriaco e armato di roncola: denunciato magrebino di 43 anni.

È accaduto nel fine settimana a Luino. L’uomo è entrato nel locale già ubriaco. Forse voleva bere ancora. Per ragioni del tutto inspiegabili ma probabilmente riconducibili al suo stato ha estratto una roncola e ha iniziato a minacciare i presenti. Ha dato in escandescenza. Mulinava l’arma nell’aria. Pronunciava parole scomposte.

Non è chiaro al momento se volesse rapinare il locale, avere da bere oppure stesse semplicemente imponendo la propria autorità. Non è chiaro perchè il quarantatreenne non era in grado, visto lo stato in cui versava, di palesare le proprie intenzioni. Sbraitava, minacciava, seminando la paura tra i presenti senza che si capisse cosa volesse fare. Non era in grado nemmeno di reggersi in piedi, quasi. Dal locale è partita immediatamente la chiamata al 112.

I militari sono arrivati in un lampo bloccando il quarantatreenne e riconducendolo alla ragione. Nessuno si è fatto male. Nessuno si è ritrovato con la roncola alla gola. L’uomo era in un tale stato che avrebbe potuto anche fare male a se stesso. È stato denunciato per detenzione di oggetti atti ad offendere.

Nell’ambito della stessa operazione i carabinieri della Stazione di Cuvio hanno identificato e denunciato un 52 enne residente a Buguggiate, titolare di un esercizio commerciale, responsabile di introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione, il quale veniva trovato in possesso di 135 capi di abbigliamento contraffatti, perché riportavano false griffe di moda, il cui valore complessivo ammonta ad euro 5mila euro.

I carabinieri della Stazione di Marchirolo hanno denunciato, infine, per falsità materiale commessa da un privato, un 30enne di Cugliate Fabiasco il quale è stato fermato dai miliari dopo essere stato sorpreso a bordo di un motorino mentre percorreva a forte velocità le strade dell’abitato. Da un attento controllo è risultato che la targa sul mezzo non corrispondeva a quella reale in quanto era stato messo del nastro adesivo di colore nero in modo tale da alterare la combinazione alfanumerica della targa.